lunedì 8 agosto 2011

Iperadrenocorticismo (sindrome di Cushing) e cuore nel cane e nel gatto

L'iperadrenocorticismo è una malattia piuttosto comune nel cane e
abbastanza rara nel gatto.
In questa patologia ci sono in circolo alti livelli di cortisolo per eccessiva
liberazione di  ACTH (ormone adrenocorticotropo) da parte dell'ipofisi o
per la presenza di tumori delle ghiandole surrenali.
Una terza causa  è l'iperadrenocorticismo iatrogeno (da farmaci) per
somministrazione di glucocorticoidi (cortisonici)

L'iperadrenocorticismo da disfunzione dell'ipofisi rappresenta la maggioranza
dei casi (circa l'80%) ed è provocato da un adenoma ipofisario.
Colpisce cani adulti o anziani ma è stato segnalato anche in cani giovani.

L'iperadrenocorticismo  da tumori surrenalici ( 15% circa di tutti i casi) tende
a interessare animali anziani e le femmine sono più colpite.

Le razze più coinvolte in questa malattia sono il barboncino, il bassotto, il
beagle, il boston terrier, il pastore tedesco e il boxer.

L'iperadrenocorticismo  da solo provoca raramente una malattia cardiaca
significativa.
Spesso invece peggiora una patologia cardiaca già presente.

Le conseguenze della malattia che si riflettono sull'apparato cardiocircolatorio
sono :

1) Ipertensione sistemica
    Aumento della pressione per accrescimento delle resistenze vascolari e del
    riassorbimento di sodio e fluidi da parte del rene con incremento del volume
    del sangue.
    L'ipertensione è presente incirca il 70% dei cani con sindrome di Cushing.

2) Tromboembolismo polmonare cioè presenza di trombi ed emboli a livello
    delle arterie polmonari .

3)  Negli animali anziani  può peggiorare una situazione di concomitante
     endocardiosi mitralica .

4) L'iperlipemia e l'ipercolesterolemia favoriscono lo sviluppo di ateroclerosi.