L'iperadrenocorticismo è una malattia piuttosto comune nel cane e
abbastanza rara nel gatto.
In questa patologia ci sono in circolo alti livelli di cortisolo per eccessiva
liberazione di ACTH (ormone adrenocorticotropo) da parte dell'ipofisi o
per la presenza di tumori delle ghiandole surrenali.
Una terza causa è l'iperadrenocorticismo iatrogeno (da farmaci) per
somministrazione di glucocorticoidi (cortisonici)
L'iperadrenocorticismo da disfunzione dell'ipofisi rappresenta la maggioranza
dei casi (circa l'80%) ed è provocato da un adenoma ipofisario.
Colpisce cani adulti o anziani ma è stato segnalato anche in cani giovani.
L'iperadrenocorticismo da tumori surrenalici ( 15% circa di tutti i casi) tende
a interessare animali anziani e le femmine sono più colpite.
Le razze più coinvolte in questa malattia sono il barboncino, il bassotto, il
beagle, il boston terrier, il pastore tedesco e il boxer.
L'iperadrenocorticismo da solo provoca raramente una malattia cardiaca
significativa.
Spesso invece peggiora una patologia cardiaca già presente.
Le conseguenze della malattia che si riflettono sull'apparato cardiocircolatorio
sono :
1) Ipertensione sistemica
Aumento della pressione per accrescimento delle resistenze vascolari e del
riassorbimento di sodio e fluidi da parte del rene con incremento del volume
del sangue.
L'ipertensione è presente incirca il 70% dei cani con sindrome di Cushing.
2) Tromboembolismo polmonare cioè presenza di trombi ed emboli a livello
delle arterie polmonari .
3) Negli animali anziani può peggiorare una situazione di concomitante
endocardiosi mitralica .
4) L'iperlipemia e l'ipercolesterolemia favoriscono lo sviluppo di ateroclerosi.