I beta-bloccanti sono farmaci che vengono utilizzati ampiamente sia
nell'uomo che cane e nel gatto.
Come dice il nome stesso, bloccano l'azione dei recettori beta del
sistema nervoso simpatico del cuore, provocandone la sottoregolazione
(downregulation) cioè la diminuzione del loro numero sulla superficie
delle cellule.
I recettori beta sono delle sostanze proteiche che legano l'adrenalina e
la noradrenalina promuovendo la loro attività a livello cellulare.
I recettori beta 1 sono localizzati nel cuore mentre i beta 2 soprattutto
nei vasi sanguigni e nella muscolatura dei bronchi e nell'apparato digerente.
L'azione di alcuni beta bloccanti sui recettori beta 2 porta a vasodilatazione
e permette di utilizzarli come antipertensivi, mentre l'azione antipertensiva di
altri beta bloccanti sarebbe dovuta ad altri meccanismi.
L'azione sui recettori beta 1 neutralizza gli effetti del sistema simpatico sul
cuore.
Ci sono beta bloccanti che agiscono sia sui recettori beta 1 e 2 che
vengono definiti non selettivi e quelli che agiscono prevalentemente
sui beta 1 che vengono definiti cardioselettivi.
Le azioni dei betabloccanti sul cuore sono:
1- diminuzione della frequenza cardiaca definito come effetto cronotropo
negativo.
2- diminuzione della contrattilità cardiaca ( effetto inotropo negativo ).
3- diminuzione della conduzione dello stimolo elettrico cardiaco ( effetto
dromotropo negativo ).
Queste proprietà vengono utilizzate per la terapia di numerose patologie :
a- azione antiaritmica nelle tachicardie sopraventricolari e ventricolari e nella
fibrillazione atriale.
b- nella cardiomiopatia ipertrofica felina dove migliorano il riempimento del
ventricolo diminuendo la frequenza cardiaca e aboliscono o diminuiscono il
SAM, movimento del lembo anteriore della valvola mitrale che tende a ostruire
il tratto di efflusso (di uscita) del ventricolo sinistro e a determinare anche
rigurgito mitralico.
c- come antipertensivi in associazione ad altri farmaci.
d- in associazione con altri farmaci sono stati utilizzati nella cardiomiopatia
dilatativa del cane e nell'endocardiosi mitralica.
e- nell'ipertiroidismo felino
f- nell'uomo anche nell'angina pectoris e nell'infarto miocardico