sabato 3 novembre 2012

Tromboembolismo aortico felino - terza parte

La  diagnosi di tromboembolismo aortico del gatto si basa in buona parte
sui sintomi clinici che sono caratteristici ma che non escludono una diagnosi
differenziale con malattie che causano paresi o paralisi specialmente degli
arti posteriori, in particolare quelle tumorali e i traumi al midollo spinale.
In circa il 90% dei casi è presente  anche una cardiopatia e quindi l'animale può
mostrare i sintomi della malattia cardiaca.

L'esame del sangue rileva numerose alterazioni : iperglicemia da stress,
aumento dell'urea e della creatinina, ipocalcemia, rilievi che indicano la
necrosi (mort ) del tessuto muscolare come aumento della creatinfosfochinasi
(CPK), delle transaminasi (ALT e AST), della lattato deidrogenasi (LDH)
e del potassio.
L'aumento del potassio durante la fase di riperfusione (ricomparsa del flusso di
sangue), può mettere in pericolo la vita dell'animale.

La mancanza  o la diminuzione della circolazione può essere dimostrata
con il taglio delle unghie degli arti colpiti verificando l'assenza del
sanguinamento o il gocciolamento di poco sangue molto scuro.
Può essere inoltre constatata la mancanza del polso femorale.
L'impiego della metodologia Doppler conferma o meno la presenza del flusso
arterioso.
In animali stabilizzati si può impiegare l'angiografia per verificare il tipo di
cardiopatia e controllare la presenza di trombi e del circolo collaterale di sangue.
Oggi, con l'avvento dell'ecografia, l'angiografia viene utilizzata sempre meno.

All'esame radiografico si può evidenziare la cardiomegalia (aumento delle
dimensioni del cuore) in almeno il 90% dei gatti colpiti e la presenza di segni di
insufficienza cardiaca congestizia in circa il 70%.

All' elettrocardiogramma ( ECG ) la maggior parte degli animali mostra
anomalie come tachicardia, alterazioni della conduzione dell'impulso elettrico
e segni di ingrandimento del ventricolo sinistro.

Con l'ecocardiografia viene individuato il tipo di cardiopatia, più frequentemente
cardiomiopatia ipertrofica (HCM) ma anche cardiomiopatia restrittiva (RCM),
cardiomiopatie non classificate (UCM) e cardiopatia da ipertiroidismo.
La maggioranza dei gatti presenta dilatazione dell'atrio sinistro e possono essere
presenti trombi nel cuore e/o la comparsa di ecocontrasto spontaneo che è un
segno di rallentato flusso sanguigno e di aumentato rischio di formazione dei trombi.