La diagnosi di tromboembolismo aortico del gatto si basa in buona parte
sui sintomi clinici che sono caratteristici ma che non escludono una diagnosi
differenziale con malattie che causano paresi o paralisi specialmente degli
arti posteriori, in particolare quelle tumorali e i traumi al midollo spinale.
In circa il 90% dei casi è presente anche una cardiopatia e quindi l'animale può
mostrare i sintomi della malattia cardiaca.
L'esame del sangue rileva numerose alterazioni : iperglicemia da stress,
aumento dell'urea e della creatinina, ipocalcemia, rilievi che indicano la
necrosi (mort ) del tessuto muscolare come aumento della creatinfosfochinasi
(CPK), delle transaminasi (ALT e AST), della lattato deidrogenasi (LDH)
e del potassio.
L'aumento del potassio durante la fase di riperfusione (ricomparsa del flusso di
sangue), può mettere in pericolo la vita dell'animale.
La mancanza o la diminuzione della circolazione può essere dimostrata
con il taglio delle unghie degli arti colpiti verificando l'assenza del
sanguinamento o il gocciolamento di poco sangue molto scuro.
Può essere inoltre constatata la mancanza del polso femorale.
L'impiego della metodologia Doppler conferma o meno la presenza del flusso
arterioso.
In animali stabilizzati si può impiegare l'angiografia per verificare il tipo di
cardiopatia e controllare la presenza di trombi e del circolo collaterale di sangue.
Oggi, con l'avvento dell'ecografia, l'angiografia viene utilizzata sempre meno.
All'esame radiografico si può evidenziare la cardiomegalia (aumento delle
dimensioni del cuore) in almeno il 90% dei gatti colpiti e la presenza di segni di
insufficienza cardiaca congestizia in circa il 70%.
All' elettrocardiogramma ( ECG ) la maggior parte degli animali mostra
anomalie come tachicardia, alterazioni della conduzione dell'impulso elettrico
e segni di ingrandimento del ventricolo sinistro.
Con l'ecocardiografia viene individuato il tipo di cardiopatia, più frequentemente
cardiomiopatia ipertrofica (HCM) ma anche cardiomiopatia restrittiva (RCM),
cardiomiopatie non classificate (UCM) e cardiopatia da ipertiroidismo.
La maggioranza dei gatti presenta dilatazione dell'atrio sinistro e possono essere
presenti trombi nel cuore e/o la comparsa di ecocontrasto spontaneo che è un
segno di rallentato flusso sanguigno e di aumentato rischio di formazione dei trombi.