domenica 17 febbraio 2013

La cardiomiopatia dilatativa del gatto - terza parte

La terapia della fase acuta della cardiomiopatia dilatativa del gatto
è simile a quella delle altre cardiomiopatie e verrà trattata in un
prossimo post.

La terapia cronica comprende il controllo dell'insufficienza cardiaca
congestizia e della disfunzione sistolica.
L'insufficienza cardiaca congestizia è l'incapacità del cuore a fornire
un'adeguata quantità di sangue per le necessità dell'organismo in presenza
di accumulo di liquidi nel polmone e/o negli organi addominali e nei tessuti
periferici.
La disfunzione sistolica è la diminuzione della capacità di pompa del cuore.

Vengono pertanto somministrati (i dosaggi dei farmaci sono quelli riportati
in letteratura) :

- diuretici, di solito la furosemide, al dosaggio minimo efficace da 1 mg/kg
   una volta al giorno a 3mg/kg tre volte al giorno.

- ACE-inibitori con attività vasodilatatrice che diminuisce il postcarico
   (forza che si oppone alla contrazione del cuore) e di ostacolo alla ritenzione
   dei liquidi.
   Per uso veterinario sono disponibili il benazepril, l'enalapril e il ramipril.

- pimobendan con azione inodilatatrice cioè vasodilatrice e inotropa
   positiva (aumento della contrattilità).
   Il dosaggio è di 0,25 mg/kg ogni 12 ore.

- digossina , farmaco inotropo positivo che provoca anche la diminuzione
   della frequenza cardiaca.

- spironolattone  che è un diuretico e contrasta la perdita di potassio
   favorita dalla furosemide e possiede anche un'azione antifibrotica.

- Taurina : viene somministrata a tutti i gatti fino a quando non è nota la sua
   concentrazione nel sangue.
   Una volta conosciuto questo valore, la taurina è continuata in quelli che hanno
   la concentrazione bassa e in quelli nei quali questo valore non è disponibile,
   a 250 mg/kg ogni 12 ore per via orale.
   Nei gatti che hanno una concentrazione normale, viene esclusa la  presenza di
   DCM da carenza di taurina e formulata una diagnosi di DCM idiopatica
   (da causa sconosciuta).

Per la prevenzione dei fenomeni tromboembolici vengono utilizzati l'acido 
acetilsalicilico al dosaggio di 75 mg/gatto ogni 48-72 ore o il clopidogrel 
a 18.75 mg/gatto una volta al giorno.
Questi due farmaci possono anche essere somministrati assieme.
Nei pazienti che hanno già avuto episodi tromboembolici può essere impiegata
la dalteparina a 100 U.I./kg una o due volte al giorno.

Per il controllo delle aritmie :

- digossina per tachicardie atriali o fibrillazione atriale,da sola o assieme a
  diltiazem  o un beta-bloccante con monitoraggio attento del paziente perché,
  soprattutto i beta-bloccanti, hanno un 'azione inotropa negativa (deprimono la
  contrattilità del cuore).
- Le aritmie ventricolari possono essere controllate con la lidocaina per gli
  episodi acuti (fino a 1mg/kg in bolo) mentre per la terapia a lungo termine
  è stato proposto l'utilizzo dell'esmololo (un betabloccante) ma non in presenza
  di insufficienza cardiaca congestizia.



Pierre Auguste Renoir   -   Donna con gatto