martedì 28 maggio 2013

Ventricolo destro a doppia uscita (VDDU) nel cane e nel gatto - prima parte

Il ventricolo a doppia uscita è una malformazione congenita del cuore
nella quale le grandi arterie, aorta e polmonare, originano entrambe (un
vaso interamente e almeno il 50% dell'altro) dal ventricolo destro.
In condizioni normali l'arteria aorta nasce dal ventricolo sinistro e l'arteria
polmonare dal ventricolo destro.

In medicina umana la patologia rappresenta circa il 3-6% delle cardiopatie
congenite diagnosticate nella vita fetale e circa il 2% di quelle dopo la nascita.

Nell'uomo il ventricolo a doppia uscita si è manifesta come conseguenza di
anomalie dei cromosomi e di malattie e terapie farmacologiche che causano
o hanno causato malformazioni fetali.

Affinchè questa patologia sia compatibile con la vita, deve essere presente
un difetto del setto interventricolare che permette al sangue proveniente dal
ventricolo sinistro di entrare in aorta.

Il ventricolo a doppia uscita è stato anche segnalato nel cane e nel gatto,
sebbene in un numero limitato di casi.

Questo è dovuto anche al fatto che nella medicina del cane e del gatto non
non si effettuano sistematicamente, come in medicina umana, esami ecografici
prima e dopo la nascita e molte volte non viene neanche eseguita l'autopsia
in soggetti morti in seguito ad aborto o nel primo periodo di vita.

Quindi l'incidenza di questa malformazione è quasi sicuramente 
sottostimata.

La classificazione del ventricolo a doppia uscita viene fatta in base alla posizione
del difetto del setto interventricolare o dell'aorta rispetto all'arteria polmonare.






mercoledì 22 maggio 2013

L'ecocardiografia nella filariosi del cane - prima parte

Nella filariosi del cane l'ecocardiografia viene utilizzata nelle fasi avanzate
della malattia per completare i riscontri dell'esame clinico, della radiografia
e dell'esame sierologico.
Quando l'ecocardiografia viene eseguita nelle fasi precoci della malattia,
non si rilevano alterazioni apprezzabili.

L'esame ecocardiografico possiamo valutare :

1)  modificazioni delle strutture cardiache e dei vasi afferenti ed efferenti
     al cuore (camere cardiache, valvole cardiache, arteria polmonare principale,
     arteria polmonare destra e sinistra, vene cava craniale e caudale, vene
     sovraepatiche)

2)  presenza dei parassiti adulti e quantificazione della probabile carica
     parassitaria

3)  presenza di fenomeni di tromboembolismo

4)  presenza di ipertensione polmonare


                         Modificazioni delle strutture cardiache

Nelle fasi avanzate della malattia può essere presente dilatazione del
ventricolo destro e/o dell'atrio destro.
Nella proiezione parasternale destra asse lungo, dove vengono visualizzate
contemporaneamete tutte le camere cardiache, normalmente il ventricolo
destro è circa un terzo di quello sinistro.
In corso di filariosi il ventricolo destro si dilata, può presentarsi più ampio
di quello sinistro e mostrare anche alterazioni della contrattilità.
Inoltre può essere presente ingrandimento dell'arteria polmonare principale
e della arteria polmonare destra e sinistra (vasi che portano il sangue poco
ossigenato al polmone).
Possono anche essere dilatate le vene cave craniale e caudale (trasportano
al cuore il  sangue poco ossigenato proveniente rispettivamente  dalla parte
anteriore e posteriore dell'organismo) e le vene sovraepatiche (vasi che
raccolgono il sangue dal fegato e confluiscono nella vena cava caudale).
Con l'ecografia è anche possibile identificare  la presenza di versamento
pleurico e/o di ascite (liquido in cavità addominale).






sabato 18 maggio 2013

Malattia valvolare cronica della mitrale (endocardiosi valvolare) del cane - sesta parte

Nella malattia valvolare cronica della mitrale, la radiografia è molto importante
perché ci permette di valutare sia parametri cardiaci sia parametri polmonari.

I cani con rigurgito mitralico lieve hanno in genere una silhouette cardiaca
normale e alle volte è difficile stabilire se l'area cardiaca è ingrandita o meno.
In questa situazione ci può venire in aiuto il calcolo delle dimensioni cardiache
utilizzando il metodo VHS (vertebral heart sum).

Un segno radiografico precoce e abbastanza specifico è la dilatazione
dell'atrio sinistro.
La dilatazione radiografica precede in genere la comparsa di insufficienza
cardiaca congestizia.
La valutazione dell'atrio sinistro è eseguita sia in proiezione latero-laterale,
sia sagittale (dorso-ventrale o ventro-dorsale).
In proiezione latero-laterale  si può notare, mano a mano che l'atrio sinistro
si dilata, lo spostamento dorsale della trachea come pure la progressiva
divaricazione tra i bronchi principali.
Nella proiezione ventro-dorsale può essere visibile la dilatazione dell'auricola
dell'atrio sinistro e l'aumento della divergenza dei bronchi principali causata
dall'aumento delle dimensioni dell'atrio sinistro (designata in inglese come segno
bow legged cowboy).

La valutazione dell'ingrandimento del ventricolo sinistro viene effettuata :

- nella proiezione latero-laterale dove il suo bordo caudale (posteriore)
  diventa più rettilineo e aumentano le dimensioni sia longitudinali sia trasversali
  del cuore.
- nelle proiezioni sagittali dove la dilatazione del ventricolo sinistro è vista
   come diminuzione della distanza tra il margine sinistro del cuore e la parete
   toracica, mentre l'apice del cuore diventa più ampio e rotondeggiante e
   si sposta verso destra.

La radiografia è l'esame di elezione per la valutazione della congestione 
e dell'edema polmonare.

In presenza di congestione le vene polmonari tendono a diventare più grosse
e dense delle corrispondenti arterie a causa dell'aumento della pressione
venosa polmonare.
Questo fatto è valutato meglio nella proiezione latero-laterale per le vene
lobari craniali (anteriori) e nelle proiezioni sagittali per le vene lobari caudali
(posteriori).

L'edema interstiziale, cioè l'accumulo di liquido nello spazio interstiziale,
determina nella  radiografia un opacamento del parenchima polmonare con
offuscamento delle strutture vascolari e un ispessimento delle pareti dei
bronchi e bronchioli, mentre nell'edema polmonare non si riescono più
a distinguere i vasi e possono essere presenti solo dei broncogrammi
aerei che rappresentano l'aria ancora presente in alcuni bronchi.

L'edema polmonare si sviluppa, almeno inizialmente soprattutto a livello
perilare (intorno all'ilo) e nel lobo polmonare caudale (posteriore) destro.






mercoledì 15 maggio 2013

Nutraceutici del cuore nel cane e nel gatto - terza parte

La carnitina è una sostanza che serve a trasportare gli acidi grassi dal
citoplasma cellulare ai mitocondri per produrre energia.
Nell'organismo è soprattutto presente nei muscoli scheletrici e nel cuore
e in quantità minore in alcuni organi come il fegato e i reni.
La sua carenza può essere riscontrata nel sangue e/o nei muscoli e può
esservi deficienza muscolare di carnitina in presenza di livelli ematici
normali o aumentati.

La carenza di carnitina è stata  rilevata parecchi anni fa in una famiglia di
boxer dove soggetti che presentavano dilatazione del ventricolo sinistro
con disfunzione sistolica, hanno avuto un miglioramento della funzionalità
cardiaca in seguito alla somministrazione della carnitina.
Invece l'integrazione nel boxer che manifesta aritmie ma non dilatazione
del ventricolo sinistro, non serve probabilmente a modificare il decorso della
malattia.

Soggetti di cocker americano con cardiomiopatia dilatativa hanno risposto
al trattamento con carnitina più taurina con un miglioramento della funzionalità
cardiaca e alcuni cani hanno anche potuto sospendere la somministrazione dei
farmaci. L'integrazione deve però essere continuata per tutta la vita dell'animale.

Si pensa quindi che in certi cani con carenza di carnitina sia necessaria anche
l'integrazione con taurina.

La diagnosi di carenza di carnitina è probabile quando sono presenti
basse concentrazioni della sostanza nel sangue e l'animale migliora in
seguito alla sua somministrazione, ma la diagnosi sicura è ottenuta solo
con il rilevamento, tramite biopsia, di una diminuita presenza della
carnitina nel muscolo cardiaco.

Il dosaggio della carnitina nel cocker americano con cardiomiopatia dilatativa è 
di un grammo ogni 12 ore mentre quello della taurina è di 500 mg ogni 12 ore.






sabato 11 maggio 2013

L'ecografia (ecocardiografia) del cuore del cane e del gatto

E' disponibile a soli 12 euro l'ebook

" L'ecografia del cuore del cane e del gatto".

Con questo ebook ho voluto fare conoscere con completezza questo
importante esame che non casualmente in cardiologia umana è il più
eseguito.
E questo non solo perché è fondamentale per la diagnosi delle malattie
cardiache ma perché aiuta a rendere più mirata la terapia e definisce
meglio la prognosi.

L' ebook  è strutturato in modo da potere essere letto senza difficoltà
anche da persone che non hanno una specifica preparazione medica.
La sua lettura è quindi consigliata ai medici veterinari che non si occupano
abitualmente di cardiologia e a tutte le persone che, con modalità diverse,
sono a contatto con cani e gatti e in particolare al proprietario di animali
che vuole tenersi aggiornato perché ha a cuore la salute del proprio animale.

Per accedere alla pagina di vendita, cliccate il link sottostante

http://www.infocardiovet.eu/

Per informazioni, domande o suggerimenti sull' ebook, potete mandare una
mail all'indirizzo     giuseppedino@infocardiovet.com






venerdì 10 maggio 2013

Amiodarone nel cane e nel gatto - seconda parte

L'amiodarone è utilizzato nel cane nelle tachiaritmie (aritmie con frequenza
cardiaca elevata) acute e croniche sia atriali sia ventricolari che non
rispondono adeguatamente ad altri farmaci antiaritmici.

L'amiodarone è stato quindi impiegato per via endovenosa nella fibrillazione
atriale acuta per ottenere la conversione a ritmo sinusale (ritmo normale del
cuore) e nella fibrillazione atriale cronica per controllare la frequenza cardiaca.

Nel dobermann con cardiomiopatia dilatativa  è stato somministrato nelle
tachicardie ventricolari refrattarie ad altri farmaci antiaritmici. In questa razza
è stata riscontrata una particolare sensibilità agli effetti collaterali del farmaco.

E' stato anche usato nelle tachicardie ventricolari refrattarie della cardiomiopatia 
aritmogena del ventricolo destro del boxer.

Per la sua attività antifibrillatoria è stato impiegato sia nell'uomo sia nel cane
per prevenire la morte improvvisa.

Il dosaggio consigliato nelle terapie croniche è di 10 mg/kg ogni 12 ore
per 5-7 giorni come dosaggio d'attacco e di 5 mg/kg ogni 24 ore come
dosaggio di mantenimento.

Gli effetti collaterali dell'amiodarone sono ben documentati sia nell'uomo
sia nel cane.

Nell'uomo sono stati segnalati :

- distrurbi gastrontestinali
- alterazioni della funzionalità tiroidea con comparsa sia di ipotiroidismo
   sia di ipertiroidismo e quindi, durante la somministrazione cronica, la
   funzionalità tiroidea deve essere controllata periodicamente.
- neuropatie periferiche
- depositi lipidici a livello corneale
- reazioni dermatologiche come iperpigmentazione e fotosensibilizzazione
- alterazioni della funzionalità del fegato
- infiammazione e fibrosi polmonare
- problemi cardiovascolari come insufficienza cardiaca congenstizia e bradicardia

La maggior parte  degli effetti collaterali si manifesta dopo almeno sei mesi di
terapia.

Nel cane sono stati rilevati disturbi gastrointestinali, reazioni di ipersensibilità,
alterazione della funzionalità epatica, anoressia e neutropenia (diminuzione del
numero dei globuli bianchi neutrofili).






domenica 5 maggio 2013

Cardiomiopatia ipertrofica del gatto (felina) - settima parte

L'esame ecocardiografico della cardiomiopatia ipertrofica del gatto viene
completato con l'esecuzione dello studio Doppler  dei flussi sanguigni al
Doppler pulsato, continuo e al Color Doppler.
Per valutare la funzione diastolica (fase di riempimento dei ventricoli), viene
analizzato il flusso transmitralico (sangue che passa attraverso la valvola
mitrale per riempire il ventricolo sinistro).

In condizioni normali questo flusso è composto da due onde, l'onda E e
l'onda A.
Se la frequenza cardiaca è elevata, le due onde si presentano fuse tra loro.

L'onda E compare nella prima parte del riempimento ed è responsabile di circa il
65% del flusso totale (riempimento rapido protodiastolico) e presenta una velocità
massima superiore all'onda A.
L'onda A, provocata dalla contrazione dell'atrio, è presente verso la fine della
diastole (riempimento telediastolico) e apporta circa il 35% del sangue totale.

Quando le due onde variano per forma, durata e velocità e cambia il rapporto
tra le loro velocità massime, siamo di fronte ad una alterazione del riempimento
ventricolare.
Possiamo distinguere tre presentazioni (patterns) diverse e patologiche di
flusso transmitralico :

1) Pattern da alterato rilasciamento dove l'onda A presenta una velocità
    superiore a quella dell'onda E. Inoltre è aumentato il tempo di decelerazione
    dell'onda E.
    Quando è rilevabile questo pattern, la pressione atriale e quella di riempimento
    del ventricolo sinistro sono nella norma.

2) Pattern pseudonormale dove l'onda E ha una velocità maggiore dell'onda A.
    La pressione dell'atrio sinistro e di riempimento del ventricolo sinistro sono
    aumentate.

3) Pattern restrittivo che è la presentazione più grave con l'onda E con velocità
    massima aumentata e  maggiore del doppio di quella dell'onda A e con rapida
    decelerazione.
    La pressione nell'atrio sinistro e quella di riempimento del ventricolo sinistro
    sono elevate.

Il flusso transmitralico può essere valutato anche con il Doppler tissutale
per rilevare anomalie della diastole ma anche della sistole (periodo nel quale
il ventricolo si contrae ed espelle il sangue).