mercoledì 22 maggio 2013

L'ecocardiografia nella filariosi del cane - prima parte

Nella filariosi del cane l'ecocardiografia viene utilizzata nelle fasi avanzate
della malattia per completare i riscontri dell'esame clinico, della radiografia
e dell'esame sierologico.
Quando l'ecocardiografia viene eseguita nelle fasi precoci della malattia,
non si rilevano alterazioni apprezzabili.

L'esame ecocardiografico possiamo valutare :

1)  modificazioni delle strutture cardiache e dei vasi afferenti ed efferenti
     al cuore (camere cardiache, valvole cardiache, arteria polmonare principale,
     arteria polmonare destra e sinistra, vene cava craniale e caudale, vene
     sovraepatiche)

2)  presenza dei parassiti adulti e quantificazione della probabile carica
     parassitaria

3)  presenza di fenomeni di tromboembolismo

4)  presenza di ipertensione polmonare


                         Modificazioni delle strutture cardiache

Nelle fasi avanzate della malattia può essere presente dilatazione del
ventricolo destro e/o dell'atrio destro.
Nella proiezione parasternale destra asse lungo, dove vengono visualizzate
contemporaneamete tutte le camere cardiache, normalmente il ventricolo
destro è circa un terzo di quello sinistro.
In corso di filariosi il ventricolo destro si dilata, può presentarsi più ampio
di quello sinistro e mostrare anche alterazioni della contrattilità.
Inoltre può essere presente ingrandimento dell'arteria polmonare principale
e della arteria polmonare destra e sinistra (vasi che portano il sangue poco
ossigenato al polmone).
Possono anche essere dilatate le vene cave craniale e caudale (trasportano
al cuore il  sangue poco ossigenato proveniente rispettivamente  dalla parte
anteriore e posteriore dell'organismo) e le vene sovraepatiche (vasi che
raccolgono il sangue dal fegato e confluiscono nella vena cava caudale).
Con l'ecografia è anche possibile identificare  la presenza di versamento
pleurico e/o di ascite (liquido in cavità addominale).