Il ventricolo a doppia uscita è una malformazione congenita del cuore
nella quale le grandi arterie, aorta e polmonare, originano entrambe (un
vaso interamente e almeno il 50% dell'altro) dal ventricolo destro.
In condizioni normali l'arteria aorta nasce dal ventricolo sinistro e l'arteria
polmonare dal ventricolo destro.
In medicina umana la patologia rappresenta circa il 3-6% delle cardiopatie
congenite diagnosticate nella vita fetale e circa il 2% di quelle dopo la nascita.
Nell'uomo il ventricolo a doppia uscita si è manifesta come conseguenza di
anomalie dei cromosomi e di malattie e terapie farmacologiche che causano
o hanno causato malformazioni fetali.
Affinchè questa patologia sia compatibile con la vita, deve essere presente
un difetto del setto interventricolare che permette al sangue proveniente dal
ventricolo sinistro di entrare in aorta.
Il ventricolo a doppia uscita è stato anche segnalato nel cane e nel gatto,
sebbene in un numero limitato di casi.
Questo è dovuto anche al fatto che nella medicina del cane e del gatto non
non si effettuano sistematicamente, come in medicina umana, esami ecografici
prima e dopo la nascita e molte volte non viene neanche eseguita l'autopsia
in soggetti morti in seguito ad aborto o nel primo periodo di vita.
Quindi l'incidenza di questa malformazione è quasi sicuramente
sottostimata.
La classificazione del ventricolo a doppia uscita viene fatta in base alla posizione
del difetto del setto interventricolare o dell'aorta rispetto all'arteria polmonare.