Il tronco arterioso è un difetto congenito nel quale dalla base del cuore origina un
singolo grosso vaso, in genere al di sopra di un difetto del setto interventricolare
e con un'unica valvola semilunare (valvola truncale), che viene utilizzato sia per la
circolazione sistemica (che porta il sangue a tutto l'organismo) sia per quella
polmonare (che porta il sangue a ossigenarsi al polmone).
Questo difetto è poco frequente nell'uomo ed è anche descritto nel cane e nel
gatto.
Nella razza canina Keeshound è determinato da un'anomalia genetica che causa
anche altre malformazioni (difetti conotruncali).
Il tronco arterioso ha quattro presentazioni (tipi) secondo la classificazione di
Collet-Edwards :
Primo tipo - le arterie polmonari originano separatamente da un tronco polmonare
principale che a sua volta origina dal tronco arterioso (il più frequente nell'uomo).
Secondo tipo - le arterie polmonari originano separatamente dalla parete
posteriore del tronco arterioso
Terzo tipo - le arterie polmonari originano una dal tronco arterioso e una dall'arco
aortico.
Quarto tipo - le arterie polmonari originano separatamente dall'aorta toracica e la
circolazione polmonare è garantita solo dalle arterie bronchiali.
La valvola truncale presenta da due a sei lembi che possono essere malformati
e provocare stenosi o insufficienza della valvola.
In questa patologia si ha praticamente un rimescolamento completo del sangue
che proviene dai due ventricoli e le due circolazioni (generale e polmonare) sono
regolate tra loro dalle rispettive resistenze vascolari.
Le resistenze vascolari rappresentano le forze che si oppongono al flusso del
sangue.
Alla nascita le resistenze vascolari nel circolo polmonare sono ancora elevate e
pertanto non si instaura un aumento del flusso di sangue nelle arterie polmonari
ma quando diminuiscono possono verificarsi quadri patologici diversi :
1) resistenze polmonari basse e aumento del flusso polmonare (iperafflusso
polmonare da largo shunt sinistro-destro) con aumento del ritorno sanguigno
al ventricolo sinistro e sviluppo di insufficienza cardiaca.
2) resistenze polmonari che aumentano e formazione di uno shunt destro-sinistro
con sviluppo di cianosi.
3) presenza di flusso polmonare ridotto per stenosi polmonare o malattia dei
vasi polmonari con ipertensione polmonare e shunt destro-sinistro con cianosi.
4) sviluppo di insufficienza cardiaca con grave insufficienza della valvola truncale
o con coartazione aortica.
Lo shunt è una comunicazione anomala tra la parte destra e sinistra del cuore
o tra due vasi sanguigni dove scorre rispettivamente sangue non ossigenato e
sangue ossigenato con conseguente loro mescolamento.
I bambini con tronco arterioso sviluppano più frequentemente insufficienza
cardiaca da iperafflusso polmonare entro pochi giorni dalla nascita ed è molto
probabile che ciò accada anche ai cuccioli e ai gattini che possono quindi
morire precocemente.
giovedì 27 giugno 2013
sabato 22 giugno 2013
Malattia valvolare cronica della mitrale (endocardiosi valvolare) del cane - settima parte
L'ecocardiografia è divenuta un esame importante per la diagnosi della
malattia cronica valvolare del cane in quanto conferma definitivamente
i rilievi dell'esame clinico, della radiografia e dell'elettrocardiogramma.
Con l'ecocardiografia possiamo rilevare :
La forma, le dimensioni e il movimento delle valvola mitrale, quella
maggiormente interessata, che presenta gradi variabili di ispessimento
nodulare sia a carico dei lembi sia delle corde tendinee.
Nella maggior parte dei casi è presente il prolasso valvolare con movimento
superiore e posteriore dei lembi nell'atrio sinistro.
La conferma del prolasso è ottenuta con almeno due proiezioni ecocardiografiche
e quella più valida è la parasternale destra asse lungo con il tratto di efflusso
(uscita) del ventricolo sinistro.
Qualche volta può anche essere evidenziato il flail (sbandieramento) di un lembo
valvolare o di una sua porzione nell'atrio sinistro perché non è più in tensione per
la rottura di una corda tendinea.
L'aumento delle dimensioni dell'atrio sinistro possono essere valutate con
con la modalità monodimensionale e bidimensionale.
In presenza di insufficienza mitralica acuta le dimensioni possono essere normali
o solo lievemente aumentate, mentre nel rigurgito cronico il grado di dilatazione
corrisponde in genere all'entità dell'insufficienza.
Per una più precisa valutazione dell' ingrandimento, il suo diametro può
essere comparato a quella dell'aorta sia in monodimensionale sia e meglio in
bidimensionale nella parasternale destra asse corto.
L'aumento del rapporto dm.atrio sinistro/dm.aorta è stato messo in relazione
con un maggior rischio di progressione della malattia e di mortalità.
Il ventricolo sinistro tende a dilatarsi progressivamente in presenza di rigurgito
mitralico cronico (ipertrofia eccentrica) ma con spessori della parete e del setto
interventricolare in genere conservati.
La parete e il setto possono inoltre mostrare un incremento di contrazione
(ipercinesia).
Gli indici della fase eiettiva del ventricolo sinistro (frazione d'accorciamento,
frazione d'eiezione, velocità di accorciamento circonferenziale), utilizzati per
valutare la funzione sistolica, sono aumentati in conseguenza dell'incremento
del precarico e del rapido passaggio del sangue dal ventricolo sinistro nell'atrio
in sistole.
Il precarico è il volume del ventricolo alla fine della diastole (fine riempimento).
Con un rigurgito mitralico moderato-grave, la presenza di una frazione di
accorciamento normale è segno di insufficienza miocardica (diminuzione
della contrattilità).
La misura del diametro telesistolico e del volume telesistolico indicizzato alla
superficie corporea sembrano valutare meglio la funzione sistolica.
malattia cronica valvolare del cane in quanto conferma definitivamente
i rilievi dell'esame clinico, della radiografia e dell'elettrocardiogramma.
Con l'ecocardiografia possiamo rilevare :
La forma, le dimensioni e il movimento delle valvola mitrale, quella
maggiormente interessata, che presenta gradi variabili di ispessimento
nodulare sia a carico dei lembi sia delle corde tendinee.
Nella maggior parte dei casi è presente il prolasso valvolare con movimento
superiore e posteriore dei lembi nell'atrio sinistro.
La conferma del prolasso è ottenuta con almeno due proiezioni ecocardiografiche
e quella più valida è la parasternale destra asse lungo con il tratto di efflusso
(uscita) del ventricolo sinistro.
Qualche volta può anche essere evidenziato il flail (sbandieramento) di un lembo
valvolare o di una sua porzione nell'atrio sinistro perché non è più in tensione per
la rottura di una corda tendinea.
L'aumento delle dimensioni dell'atrio sinistro possono essere valutate con
con la modalità monodimensionale e bidimensionale.
In presenza di insufficienza mitralica acuta le dimensioni possono essere normali
o solo lievemente aumentate, mentre nel rigurgito cronico il grado di dilatazione
corrisponde in genere all'entità dell'insufficienza.
Per una più precisa valutazione dell' ingrandimento, il suo diametro può
essere comparato a quella dell'aorta sia in monodimensionale sia e meglio in
bidimensionale nella parasternale destra asse corto.
L'aumento del rapporto dm.atrio sinistro/dm.aorta è stato messo in relazione
con un maggior rischio di progressione della malattia e di mortalità.
Il ventricolo sinistro tende a dilatarsi progressivamente in presenza di rigurgito
mitralico cronico (ipertrofia eccentrica) ma con spessori della parete e del setto
interventricolare in genere conservati.
La parete e il setto possono inoltre mostrare un incremento di contrazione
(ipercinesia).
Gli indici della fase eiettiva del ventricolo sinistro (frazione d'accorciamento,
frazione d'eiezione, velocità di accorciamento circonferenziale), utilizzati per
valutare la funzione sistolica, sono aumentati in conseguenza dell'incremento
del precarico e del rapido passaggio del sangue dal ventricolo sinistro nell'atrio
in sistole.
Il precarico è il volume del ventricolo alla fine della diastole (fine riempimento).
Con un rigurgito mitralico moderato-grave, la presenza di una frazione di
accorciamento normale è segno di insufficienza miocardica (diminuzione
della contrattilità).
La misura del diametro telesistolico e del volume telesistolico indicizzato alla
superficie corporea sembrano valutare meglio la funzione sistolica.
Con la freccia gialla è indicato il prolasso dei lembi della valvola mitralica (per gentile concessione del dott. Giulio Billi) |
lunedì 17 giugno 2013
Coartazione aortica nel cane e nel gatto - prima parte
La coartazione aortica è un difetto congenito piuttosto frequente nell'uomo
(circa il 4-7% di tutte le cardiopatie congenite) mentre è stata segnalata
raramente nel cane e nel gatto.
E' molto probabile che la frequenza negli animali possa essere maggiore in
quanto casi gravi di questa malattia possono determinare la morte precoce
del soggetto prima della diagnosi.
La coartazione aortica è un restringimento del vaso (localizzato o tubolare)
a livello del tratto superiore dell'aorta discendente toracica tra l'origine dell'arteria
succlavia sinistra e il legamento arterioso (che si forma dall'involuzione del dotto
arterioso) o il dotto arterioso se questo rimane aperto (forma preduttale).
La coartazione può essere presente anche più distalmente (forma postduttale).
La patologia determina l'aumento della pressione prima dell'ostruzione,
specialmente quella sistolica (massima), mentre dopo l'ostruzione la
pressione diminuisce sotto i valori normali (soprattutto la sistolica).
Nelle forme umane più gravi, i neonati possono presentare un improvviso
scompenso cardiaco e compromissione del flusso sanguigno quando si chiude
il dotto arterioso che garantisce l'apporto di sangue dopo la coartazione.
Nei bambini la pressione è più elevata nei vasi degli arti superiori ed è presente
anche ipertensione sistemica (generale) mentre i polsi femorali sono deboli
rispetto a quelli degli arti superiori.
La presenza contemporanea di altre malformazioni può aggravare
ulteriormente il quadro clinico (nell'uomo sono state riscontrate patologie
come la valvola aortica bicuspide, il difetto del setto interventricolare, il
difetto del setto interatriale, la stenosi aortica e subaortica, la fibroelastosi
endocardica e anche anomalie dei vasi).
Immagine ecografica di coartazione aortica in un uomo tratta da un video caricato
su YouTube da MDSonography
A sinistra sono indicate le strutture visibili :
arch = arco aortico subclavian = arteria succlavia
coarctation = restringimento patologico dell'aorta.
A destra con l'utilizzo del color doppler si evidenzia il flusso turbolento
(colori a mosaico) che passa attraverso la coartazione.
Il link per vedere il video completo è www.youtube.com/watch?v=FFCPTk2nUpY
(circa il 4-7% di tutte le cardiopatie congenite) mentre è stata segnalata
raramente nel cane e nel gatto.
E' molto probabile che la frequenza negli animali possa essere maggiore in
quanto casi gravi di questa malattia possono determinare la morte precoce
del soggetto prima della diagnosi.
La coartazione aortica è un restringimento del vaso (localizzato o tubolare)
a livello del tratto superiore dell'aorta discendente toracica tra l'origine dell'arteria
succlavia sinistra e il legamento arterioso (che si forma dall'involuzione del dotto
arterioso) o il dotto arterioso se questo rimane aperto (forma preduttale).
La coartazione può essere presente anche più distalmente (forma postduttale).
La patologia determina l'aumento della pressione prima dell'ostruzione,
specialmente quella sistolica (massima), mentre dopo l'ostruzione la
pressione diminuisce sotto i valori normali (soprattutto la sistolica).
Nelle forme umane più gravi, i neonati possono presentare un improvviso
scompenso cardiaco e compromissione del flusso sanguigno quando si chiude
il dotto arterioso che garantisce l'apporto di sangue dopo la coartazione.
Nei bambini la pressione è più elevata nei vasi degli arti superiori ed è presente
anche ipertensione sistemica (generale) mentre i polsi femorali sono deboli
rispetto a quelli degli arti superiori.
La presenza contemporanea di altre malformazioni può aggravare
ulteriormente il quadro clinico (nell'uomo sono state riscontrate patologie
come la valvola aortica bicuspide, il difetto del setto interventricolare, il
difetto del setto interatriale, la stenosi aortica e subaortica, la fibroelastosi
endocardica e anche anomalie dei vasi).
Immagine ecografica di coartazione aortica in un uomo tratta da un video caricato
su YouTube da MDSonography
A sinistra sono indicate le strutture visibili :
arch = arco aortico subclavian = arteria succlavia
coarctation = restringimento patologico dell'aorta.
A destra con l'utilizzo del color doppler si evidenzia il flusso turbolento
(colori a mosaico) che passa attraverso la coartazione.
Il link per vedere il video completo è www.youtube.com/watch?v=FFCPTk2nUpY
mercoledì 12 giugno 2013
Cardiomiopatia ipertrofica del gatto (felina) - ottava parte
Il Doppler spettrale (pulsato e continuo per lo studio dei flussi di sangue)
viene utilizzato nell'ostruzione dinamica (che varia d'entità) del tratto di
di efflusso (di uscita) del ventricolo sinistro in quanto rileva l'aumento della
velocità del sangue e, con l'applicazione dell'equazione di Bernoulli, il gradiente
di pressione (differenza di pressione) tra le parti del ventricolo a monte e a
valle dell'ostruzione.
In base al gradiente di pressione l'ostruzione viene classificata come :
- lieve per gradienti inferiori a 50 mmHg
- moderata per gradienti compresi tra 51 e 80 mmHg
- grave per gradienti maggiori di 81 mmHg
Inoltre con il Doppler continuo si può calcolare la velocità massima
del rigurgito mitralico e la differenza di pressione tra il ventricolo
sinistro e l'atrio sinistro.
Alle volte viene rivelata un'ostruzione a circa metà della cavità del
ventricolo sinistro (ostruzione medioventricolare).
Anche in questo caso è possibile con il metodo Doppler individuare
le anomalie del flusso sia in sistole sia in diastole.
Con il Color Doppler possono essere messe in evidenza turbolenze
del sangue che sono visualizzate con mescolanze di colori a "mosaico"
nell'ostruzione del tratto di efflusso del ventricolo sinistro ma alle volte
anche del destro, nel rigurgito mitralico, nell'ostruzione medioventricolare.
viene utilizzato nell'ostruzione dinamica (che varia d'entità) del tratto di
di efflusso (di uscita) del ventricolo sinistro in quanto rileva l'aumento della
velocità del sangue e, con l'applicazione dell'equazione di Bernoulli, il gradiente
di pressione (differenza di pressione) tra le parti del ventricolo a monte e a
valle dell'ostruzione.
In base al gradiente di pressione l'ostruzione viene classificata come :
- lieve per gradienti inferiori a 50 mmHg
- moderata per gradienti compresi tra 51 e 80 mmHg
- grave per gradienti maggiori di 81 mmHg
Inoltre con il Doppler continuo si può calcolare la velocità massima
del rigurgito mitralico e la differenza di pressione tra il ventricolo
sinistro e l'atrio sinistro.
Alle volte viene rivelata un'ostruzione a circa metà della cavità del
ventricolo sinistro (ostruzione medioventricolare).
Anche in questo caso è possibile con il metodo Doppler individuare
le anomalie del flusso sia in sistole sia in diastole.
Con il Color Doppler possono essere messe in evidenza turbolenze
del sangue che sono visualizzate con mescolanze di colori a "mosaico"
nell'ostruzione del tratto di efflusso del ventricolo sinistro ma alle volte
anche del destro, nel rigurgito mitralico, nell'ostruzione medioventricolare.
domenica 9 giugno 2013
La trasposizione completa delle grandi arterie nel cane e nel gatto - prima parte
La trasposizione completa delle grandi arterie è una patologia congenita
ben documentata nell'uomo ma segnalata anche nel cane e nel gatto.
In questa malattia l'aorta origina dal ventricolo destro e l'arteria polmonare dal
ventricolo sinistro (normalmente è il contrario).
Questa condizione è incompatibile con la vita e pertanto sono necessarie
delle vie di comunicazione tra la circolazione polmonare (piccolo circolo) e la
circolazione sistemica (grande circolo) per poter avere una quantità sufficiente
di sangue ossigenato nella circolazione sistemica e una quantità sufficiente di
sangue desaturato (poco ossigenato) nella circolazione polmonare.
Queste vie di comunicazione sono il forame ovale pervio, il difetto del setto atriale,
il difetto del setto ventricolare e il dotto arterioso pervio.
Il forame ovale pervio e il difetto del setto atriale mettono in comunicazione l'atrio
sinistro con quello destro mentre il difetto del setto ventricolare il ventricolo
sinistro con il ventricolo destro.
Il dotto arterioso è un grosso vaso che nella vita fetale collega l'aorta con l'arteria
polmonare e che in condizioni normali si chiude alla nascita.
Se questo non avviene si parla di dotto arterioso pervio.
In base alla presenza di una o più comunicazioni, la trasposizione delle grandi
arterie è classificata in quattro forme :
1) Trasposizione delle grandi arterie con setto ventricolare integro (nell'uomo
rappresenta circa il 50% dei casi).
Il mescolamento del sangue avviene soprattutto attraverso il forame ovale
o il dotto arterioso, meno frequentemente con il difetto del setto atriale.
Se però forame ovale o difetto del setto o dotto arterioso sono di piccole
dimensioni, i soggetti già nelle prime ore di vita si possono presentare
gravemente cianotici perché il mescolamento del sangue è insufficiente.
2) Trasposizione delle grandi arterie con difetto del setto ventricolare (30-40%
dei casi nell'uomo). Il difetto è per lo più di ampie dimensioni e permette
un migliore rimescolamento per cui la cianosi può essere minore e comparire
più tardi.
Se il difetto è ampio possono però essere presenti segni di scompenso.
3) Trasposizione delle grandi arterie con difetto del setto ventricolare e stenosi
(restringimento) della valvola polmonare (circa 10-15% dei casi nell'uomo).
La cianosi è in genere grave e precoce.
4) Trasposizione delle grandi arterie con ostruzione dell'arco aortico per
coartazione aortica o per sua interruzione.
La cianosi è precoce e lo scompenso grave.
Lo scompenso cardiaco è definito come l'incapacità del cuore a pompare
una quantità di sangue adeguata per le necessità dell'organismo.
La cianosi è la colorazione bluastra della pelle (negli animali più difficile da
rilevare per la presenza del pelo) o delle mucose dovuta alla presenza nella
circolazione capillare di una aumentata quantità di emoglobina ridotta
(emoglobina che non trasporta l'ossigeno).
Solo pochi casi di trasposizione sono stati segnalati nel cane e nel gatto ma
quasi sicuramente la frequenza di questa malformazione è sottostimata.
E' probabile che negli animali le patologie congenite gravi, come la
trasposizione delle grandi arterie, sono meno riconosciute perché possono
determinare la morte precoce del soggetto prima della visita da parte di un
medico veterinario.
ben documentata nell'uomo ma segnalata anche nel cane e nel gatto.
In questa malattia l'aorta origina dal ventricolo destro e l'arteria polmonare dal
ventricolo sinistro (normalmente è il contrario).
Questa condizione è incompatibile con la vita e pertanto sono necessarie
delle vie di comunicazione tra la circolazione polmonare (piccolo circolo) e la
circolazione sistemica (grande circolo) per poter avere una quantità sufficiente
di sangue ossigenato nella circolazione sistemica e una quantità sufficiente di
sangue desaturato (poco ossigenato) nella circolazione polmonare.
Queste vie di comunicazione sono il forame ovale pervio, il difetto del setto atriale,
il difetto del setto ventricolare e il dotto arterioso pervio.
Il forame ovale pervio e il difetto del setto atriale mettono in comunicazione l'atrio
sinistro con quello destro mentre il difetto del setto ventricolare il ventricolo
sinistro con il ventricolo destro.
Il dotto arterioso è un grosso vaso che nella vita fetale collega l'aorta con l'arteria
polmonare e che in condizioni normali si chiude alla nascita.
Se questo non avviene si parla di dotto arterioso pervio.
In base alla presenza di una o più comunicazioni, la trasposizione delle grandi
arterie è classificata in quattro forme :
1) Trasposizione delle grandi arterie con setto ventricolare integro (nell'uomo
rappresenta circa il 50% dei casi).
Il mescolamento del sangue avviene soprattutto attraverso il forame ovale
o il dotto arterioso, meno frequentemente con il difetto del setto atriale.
Se però forame ovale o difetto del setto o dotto arterioso sono di piccole
dimensioni, i soggetti già nelle prime ore di vita si possono presentare
gravemente cianotici perché il mescolamento del sangue è insufficiente.
2) Trasposizione delle grandi arterie con difetto del setto ventricolare (30-40%
dei casi nell'uomo). Il difetto è per lo più di ampie dimensioni e permette
un migliore rimescolamento per cui la cianosi può essere minore e comparire
più tardi.
Se il difetto è ampio possono però essere presenti segni di scompenso.
3) Trasposizione delle grandi arterie con difetto del setto ventricolare e stenosi
(restringimento) della valvola polmonare (circa 10-15% dei casi nell'uomo).
La cianosi è in genere grave e precoce.
4) Trasposizione delle grandi arterie con ostruzione dell'arco aortico per
coartazione aortica o per sua interruzione.
La cianosi è precoce e lo scompenso grave.
Lo scompenso cardiaco è definito come l'incapacità del cuore a pompare
una quantità di sangue adeguata per le necessità dell'organismo.
La cianosi è la colorazione bluastra della pelle (negli animali più difficile da
rilevare per la presenza del pelo) o delle mucose dovuta alla presenza nella
circolazione capillare di una aumentata quantità di emoglobina ridotta
(emoglobina che non trasporta l'ossigeno).
Solo pochi casi di trasposizione sono stati segnalati nel cane e nel gatto ma
quasi sicuramente la frequenza di questa malformazione è sottostimata.
E' probabile che negli animali le patologie congenite gravi, come la
trasposizione delle grandi arterie, sono meno riconosciute perché possono
determinare la morte precoce del soggetto prima della visita da parte di un
medico veterinario.
mercoledì 5 giugno 2013
L'ecocardiografia nella filariosi del cane - seconda parte
Prosegue con questo post la trattazione dell'ecocardiografia nella filariosi
del cane.
Lesioni strutturali
Le lesioni valvolari sono a carico soprattutto della valvola tricuspide e, in
corso di infestazione grave, sono provocati dall'attorcigliamento del parassita
attorno alla valvola con sviluppo di fenomeni infiammatori e trombotici con
ispessimento e distorsione dei lembi.
Le lesioni valvolari provocano o aggravano il rigurgito tricuspidale (sangue
che torna indietro nell'atrio destro) con ulteriore dilatazione delle camere del
cuore (atrio e ventricolo destro).
All'ecocardiografia si può anche notare il parassita morto inglobato nelle
lesioni di tipo vegetante (polipoide o a cavolfiore) dei lembi e in quelle
nodulari delle corde tendinee.
La valvola polmonare è raramente colpita ma quando è interessata può
presentare anch'essa lesioni vegetanti e rigurgito valvolare (sangue che
ritorna nel ventricolo destro) durante la diastole.
Fenomeni tromboembolici
Nel corso della filariosi avanzata possono essere visti trombi sia nelle camere
cardiache destre, sia nell'arteria polmonare principale e nelle arteria polmonare
destra e sinistra.
I trombi si presentano come masse di forma rotondeggiante e sono adesi alle
strutture cardiache delle camere cardiache (pareti dell'atrio e del ventricolo,
corde tendinee, muscoli papillari) e alle pareti dei vasi.
Ipertensione polmonare
Nell' ipertensione polmonare possiamo osservare dilatazione dell'arteria
polmonare principale, dell'arteria polmonare destra e sinistra, dell'atrio
destro e del ventricolo destro con presenza di setto paradosso (spostamento
del setto interventricolare verso sinistra per aumento della pressione nel
ventricolo destro).
Inoltre può essere presente dilatazione delle vene cave e di quelle
sovraepatiche.
Con la metodica Doppler viene quantificata la gravità dell'ipertensione
polmonare con il calcolo della velocità massima del rigurgito tricuspidale
e quindi del gradiente tra ventricolo destro e atrio destro per ottenere la
pressione in sistole.
Con l'esame del rigurgito polmonare si quantifica invece la pressione
diastolica.
Inoltre lo sviluppo di ipertensione polmonare porta a modificazioni della
forma del flusso attraverso la valvola polmonare e alla diminuzione del
periodo eiettivo (tempo necessario per espellere il sangue dal ventricolo
destro).
Identificazione dei parassiti adulti
I parassiti adulti sono visibili soprattutto nell'arteria polmonare principale
e nell' arteria polmonare destra e sinistra.
L'arteria polmonare destra è ecograficamente esplorabile per un tratto
maggiore rispetto alla sinistra.
Inoltre le filatrie adulte possono essere presenti nel ventricolo destro,
nell'atrio destro e meno frequentemente nella vena cava craniale e caudale.
I rami distali (più periferici) delle arterie polmonari, dove sono presenti
i parassiti in caso di infestazioni più lievi, non sono visualizzabili con
l'ecografia.
I parassiti adulti sono individuati come formazioni a doppia parete iperecogena
(bianca e a "binario") di circa due millimetri di diametro.
La caratteristica della doppia parete scompare con la morte del parassita.
Con l'ecocardiografia è possibile una stima ma non una quantificazione precisa
dell'infestazione.
del cane.
Lesioni strutturali
Le lesioni valvolari sono a carico soprattutto della valvola tricuspide e, in
corso di infestazione grave, sono provocati dall'attorcigliamento del parassita
attorno alla valvola con sviluppo di fenomeni infiammatori e trombotici con
ispessimento e distorsione dei lembi.
Le lesioni valvolari provocano o aggravano il rigurgito tricuspidale (sangue
che torna indietro nell'atrio destro) con ulteriore dilatazione delle camere del
cuore (atrio e ventricolo destro).
All'ecocardiografia si può anche notare il parassita morto inglobato nelle
lesioni di tipo vegetante (polipoide o a cavolfiore) dei lembi e in quelle
nodulari delle corde tendinee.
La valvola polmonare è raramente colpita ma quando è interessata può
presentare anch'essa lesioni vegetanti e rigurgito valvolare (sangue che
ritorna nel ventricolo destro) durante la diastole.
Fenomeni tromboembolici
Nel corso della filariosi avanzata possono essere visti trombi sia nelle camere
cardiache destre, sia nell'arteria polmonare principale e nelle arteria polmonare
destra e sinistra.
I trombi si presentano come masse di forma rotondeggiante e sono adesi alle
strutture cardiache delle camere cardiache (pareti dell'atrio e del ventricolo,
corde tendinee, muscoli papillari) e alle pareti dei vasi.
Ipertensione polmonare
Nell' ipertensione polmonare possiamo osservare dilatazione dell'arteria
polmonare principale, dell'arteria polmonare destra e sinistra, dell'atrio
destro e del ventricolo destro con presenza di setto paradosso (spostamento
del setto interventricolare verso sinistra per aumento della pressione nel
ventricolo destro).
Inoltre può essere presente dilatazione delle vene cave e di quelle
sovraepatiche.
Con la metodica Doppler viene quantificata la gravità dell'ipertensione
polmonare con il calcolo della velocità massima del rigurgito tricuspidale
e quindi del gradiente tra ventricolo destro e atrio destro per ottenere la
pressione in sistole.
Con l'esame del rigurgito polmonare si quantifica invece la pressione
diastolica.
Inoltre lo sviluppo di ipertensione polmonare porta a modificazioni della
forma del flusso attraverso la valvola polmonare e alla diminuzione del
periodo eiettivo (tempo necessario per espellere il sangue dal ventricolo
destro).
Identificazione dei parassiti adulti
I parassiti adulti sono visibili soprattutto nell'arteria polmonare principale
e nell' arteria polmonare destra e sinistra.
L'arteria polmonare destra è ecograficamente esplorabile per un tratto
maggiore rispetto alla sinistra.
Inoltre le filatrie adulte possono essere presenti nel ventricolo destro,
nell'atrio destro e meno frequentemente nella vena cava craniale e caudale.
I rami distali (più periferici) delle arterie polmonari, dove sono presenti
i parassiti in caso di infestazioni più lievi, non sono visualizzabili con
l'ecografia.
I parassiti adulti sono individuati come formazioni a doppia parete iperecogena
(bianca e a "binario") di circa due millimetri di diametro.
La caratteristica della doppia parete scompare con la morte del parassita.
Con l'ecocardiografia è possibile una stima ma non una quantificazione precisa
dell'infestazione.
sabato 1 giugno 2013
La filariosi nel cane - sesta parte
Nell'esame radiografico della filariosi del cane, assieme allo studio dei vasi
polmonari e del parenchima polmonare, viene eseguita la valutazione del cuore
che viene visualizzato sia con la proiezione latero-laterale (con la parte laterale
destra o sinistra dell'animale a contatto con il tavolo radiografico) sia con le
proiezioni sagittali (dorso-ventrale con sterno e addome e ventro-dorsale
con la colonna vertebrale a contatto con il tavolo radiografico).
In corso di filariosi si presta attenzione soprattutto alle eventuali modificazioni
delle camere cardiache destre (atrio e ventricolo destro).
In genere queste alterazioni si manifestano quando sono già presenti
modificazioni a carico delle arterie e del parenchima del polmone.
Per la valutazione radiografica del cane è importante considerare la razza
perchè in quelle con torace ampio il cuore si presenta più grande in rapporto
alle dimensioni del torace e ciò potrebbe essere erroneamente interpretato
come cardiomegalia.
Con dilatazione del cuore destro :
nella proiezione latero-laterale destra si può notare il sollevamento dell'apice
cardiaco, l'incremento del contatto del cuore con lo sterno e l'aumento della
sua convessità.
Se poi tracciamo una linea ideale che congiunge la biforcazione della trachea
all'apice del cuore, dividiamo l'area cardiaca in due parti dove quella craniale
(anteriore) è maggiore dei due terzi dell'area totale.
nella proiezione ventro-dorsale il suo margine destro si avvicina alla parete
toracica e l'ombra cardiaca tende ad assumere una forma a D rovesciata.
Anche in questo caso, tracciando una linea che parte dal punto di passaggio
tra il mediastino craniale (anteriore) e il cuore e arriva all'apice cardiaco, l'area
cardiaca destra risulta più grande.
Il mediastino è quella parte del torace compresa tra i due polmoni ed è diviso
in mediastino craniale (anteriore), mediastino medio (dove è contenuto il cuore)
e mediastino caudale (posteriore).
polmonari e del parenchima polmonare, viene eseguita la valutazione del cuore
che viene visualizzato sia con la proiezione latero-laterale (con la parte laterale
destra o sinistra dell'animale a contatto con il tavolo radiografico) sia con le
proiezioni sagittali (dorso-ventrale con sterno e addome e ventro-dorsale
con la colonna vertebrale a contatto con il tavolo radiografico).
In corso di filariosi si presta attenzione soprattutto alle eventuali modificazioni
delle camere cardiache destre (atrio e ventricolo destro).
In genere queste alterazioni si manifestano quando sono già presenti
modificazioni a carico delle arterie e del parenchima del polmone.
Per la valutazione radiografica del cane è importante considerare la razza
perchè in quelle con torace ampio il cuore si presenta più grande in rapporto
alle dimensioni del torace e ciò potrebbe essere erroneamente interpretato
come cardiomegalia.
Con dilatazione del cuore destro :
nella proiezione latero-laterale destra si può notare il sollevamento dell'apice
cardiaco, l'incremento del contatto del cuore con lo sterno e l'aumento della
sua convessità.
Se poi tracciamo una linea ideale che congiunge la biforcazione della trachea
all'apice del cuore, dividiamo l'area cardiaca in due parti dove quella craniale
(anteriore) è maggiore dei due terzi dell'area totale.
nella proiezione ventro-dorsale il suo margine destro si avvicina alla parete
toracica e l'ombra cardiaca tende ad assumere una forma a D rovesciata.
Anche in questo caso, tracciando una linea che parte dal punto di passaggio
tra il mediastino craniale (anteriore) e il cuore e arriva all'apice cardiaco, l'area
cardiaca destra risulta più grande.
Il mediastino è quella parte del torace compresa tra i due polmoni ed è diviso
in mediastino craniale (anteriore), mediastino medio (dove è contenuto il cuore)
e mediastino caudale (posteriore).
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