Le informazioni qui riportate, riguardo la diagnosi e la terapia della coartazione
aortica, sono mutuate dalla medicina umana in quanto nell'uomo questa
patologia è piuttosto frequente, ma rispecchiano quello che può anche essere
il percorso diagnostico e terapeutico nel cane e nel gatto.
La diagnosi di coartazione aortica nell'uomo è ottenuta specialmente con
l'utilizzo dell'ecocardiografia ma vengono anche utilizzati esami diagnostici
tradizionali come la radiografia, l'elettrocardiogramma e l'angiografia e mezzi
diagnostici più recenti come la risonanza magnetica o la tomografia assiale
computerizzata.
Con la radiografia può evidenziarsi cardiomegalia (cuore ingrossato),
congestione polmonare ed eventualmente dilatazione dell'aorta, mentre
con l'elettrocardiogramma rilievi di ipertrofia cardiaca.
L'ecografia permette la diagnosi definitiva nella maggioranza dei casi.
La diagnosi può essere prenatale, perinatale ma può essere fatta più
tardivamente anche negli adolescenti e negli adulti.
Si utilizza l'ecocardiografia transtoracica bidimensionale, più raramente
quella transesofagea (con sonda ecografica nell'esofago).
Viene anche impiegato il Color Doppler per individuare il flusso turbolento
(colori mischiati a mosaico) provocato dalla coartazione e il Doppler continuo
per calcolare il gradiente di pressione (differenza di pressione) tra la porzione
di aorta che precede e quella che segue la coartazione
La terapia nell'uomo può essere medica, chirurgica o interventistica.
Quella medica è eseguita alla nascita mediante la somministrazione di
prostaglandine per tenere aperto il dotto arterioso in modo da avere un flusso
sanguigno adeguato dopo la coartazione.
La terapia medica viene anche effettuata in presenza di scompenso cardiaco.
La terapia chirurgica viene impiegata
- per la resezione (asportazione) del segmento stenotico (ristretto) con
anastomosi termino-terminale dove la parte dell'aorta a monte della
coartazione viene suturata con quella a valle del restringimento (nei neonati)
- per la resezione e ricostruzione con protesi tubulare sintetica (negli adulti).
Viene anche impiegata l'aortoplastica con l'utilizzo di un patch (toppa) per
allargare la parte stenotica o una protesi tubulare per "scavalcare" (bypass)
la coartazione.
La terapia interventistica consiste nell'esecuzione della valvuloplastica
(catetere con palloncino che viene posizionato e gonfiato a livello della
coartazione per allargarla).
Le stenosi recidivanti possono essere trattate sia con la valvuloplastica sia
con la chirurgia.