Nel cane la terapia del versamento pericardico deve essere effettuata
rapidamente con la pericardiocentesi in presenza di tamponamento cardiaco.
La pericardiocentesi è l'aspirazione del liquido dal sacco pericardico
mentre il tamponamento cardiaco è quella condizione che si sviluppa
quando l'accumulo del liquido comprime il cuore e ostacola il suo riempimento.
Se il cuore si riempie in modo incompleto, meno sangue sarà espulso durante
la sistole e si avrà una caduta della pressione sistemica, della gittata sistolica
e della portata cardiaca che mette in pericolo la vita dell'animale.
La gittata sistolica è la quantità di sangue che viene espulsa dal cuore
ad ogni battito mentre la portata cardiaca quella espulsa in un minuto.
Per aspirare il liquido viene introdotto nel torace a livello dell'area cardiaca
destra, in genere tra il 4° e il 6° spazio intercostale, un ago collegato ad una
siringa. L'operazione viene eseguita in anestesia locale e alle volte anche con
la sedazione dell'animale.
Dopo la rimozione del liquido, il cane ha in genere un rapido miglioramento.
La pericardiocentesi può presentare delle complicazioni in quanto l'ago può
pungere o penetrare nel cuore e provocare aritmie o emorragie.
Altre complicazioni possibili sono la lacerazione delle arterie coronariche e
del polmone.
Nel versamento pericardico idiopatico la pericardiocentesi è curativa in circa
la metà dei casi.
Una ricaduta della malattia con la formazione di un nuovo versamento può
avvenire a distanza variabile dalla pericardiocentesi (da giorni ad anni).
Dopo tre o più episodi di recidiva, il versamento deve essere trattato con
la pericardiectomia.
Come terapia medica sono stati impiegati farmaci come i corticosteroidi
ma non è documentata una loro reale efficacia nel prevenire la formazione
del versamento.