giovedì 27 marzo 2014

La tocainide nella cardiologia del cane e del gatto

La tocainide è un farmaco antiaritmico di classe IB (secondo la classificazione
di Vaughan Williams) come la lidocaina di cui condivide le proprietà
elettrofisiologiche.
.
A dosaggi terapeutici determina una diminuzione dell'eccitabilità delle cellule
cardiache, dell'automatismo cellulare, della velocità dello stimolo elettrico e
del periodo refrattario.
E' ben assorbita per via orale e, a differenza della lidocaina, ha un minimo
metabolismo epatico (metabolismo di primo passaggio) per cui raggiunge
concentrazioni nel sangue adeguate a svolgere un'azione terapeutica.
Per via orale l'emivita del farmaco è di circa 8-12 ore e permette quindi
trattamenti prolungati.
La tocainide è metabolizzata a livello epatico e per il 30-50% è eliminata
immodificata con le urine.
Le esperienze sull'uso del farmaco in medicina veterinaria  sono piuttosto
limitate e riguardano il trattamento delle aritmie ventricolari nel Dobermann
con cardiomiopatia dilatativa.
Il dosaggio nel cane è 10-25 mg/Kg ogni 8-12 ore.

Le controindicazioni all'uso della tocainide sono il blocco atrioventricolare
di secondo grado mentre va utilizzata con cautela con insufficienza
cardiaca e con alterazioni dell'attività emopoietica.

Gli effetti collaterali interessano il sistema nervoso centrale (la tocainide
attraversa la barriera emato-encefalica) con depressione, atassia, tremori
muscolari, l'apparato cardiovascolare con ipotensione, bradicardia,
peggioramento dell'insufficienza cardiaca, l'apparato digerente con
nausea e vomito.
Con l'uso protratto nel tempo (diversi mesi) si sviluppa distrofia della cornea
e insufficienza renale rispettivamente nel 10-15% e nel 20-35% dei cani.
Quindi la tocainide, per la presenza di frequenti effetti collaterali, non sembra
essere un farmaco adatto all'utilizzo per la sopressione delle aritmie
ventricolari e per la prevenzione della morte improvvisa.

Riporto di seguito le definizioni di alcuni termini utilizzati nel testo per
facilitare la comprensione anche da parte di persone che non operano
nel campo medico.

eccitabilità - è la capacità di una cellula cardiaca di rispondere ad uno stimolo
automatismo - è la capacità di una cellula cardiaca di generare uno stimolo
elettrico
periodo refrattario - è il periodo nel quale la cellula cardiaca non è stimolabile
emivita di un farmaco - è il tempo necessario per avere una riduzione del 50%
della sua concentrazione nel sangue
metabolismo epatico - processo attraverso il quale in genere un farmaco è
trasformato in una sostanza meno attiva o priva di attività farmacologica
attività emopoietica - attività di formazione e maturazione delle cellule del
sangue nel midollo osseo
atassia - incapacità di coordinare i movimenti del corpo
distrofia corneale - malattia degenerativa della cornea