Nel 2005, per ovviare ai limiti della classificazione NYHA e ISACHC, è stata
introdotta una nuova classificazione ad opera dell' American College of
Cardiology/American Heart Association (ACC/AHA) per la medicina umana
e del Canine Heart Failure Interventional Expert (CHIEF) per la medicina
veterinaria.
In seguito la classificazione CHIEF è stata adattata allo scompenso cardiaco
nella malattia valvolare cronica del cane dall' American College of Veterinary
Internal Medicine (ACVIM) nel 2009.
I miglioramenti della classificazione CHIEF sono :
1) per la prima volta vengono classificati i pazienti che possono sviluppare
una malattia cardiaca o lo scompenso
2) i pazienti sintomatici possono variare la loro classificazione in base al
miglioramento o peggioramento della sintomatologia
La classificazione CHIEF è così strutturata :
CLASSE A - paziente a rischio di malattia ma senza alterazioni cardiache
e senza sintomi come nei soggetti con predisposizione su
base genetica o con presenza di patologie che possono avere
ripercussioni sull'apparato cardiocircolatorio (es. ipertensione,
obesità)
CLASSE B - paziente asintomatico ma con presenza di malattia cardiaca
con possibili alterazioni strutturali
CLASSE C - paziente in cui sono presenti o sono stati presenti sintomi di
insufficienza cardiaca
Questa classe è suddivisa in tre sottoclassi :
C1 - paziente con insufficienza cardiaca compensata e nessun
sintomo ma con sintomatologia pregressa
C2 - paziente con insufficienza cardiaca da lieve a moderata e
con sintomi
C3 - paziente con insufficienza cardiaca acuta o riacutizzata
CLASSE D - paziente con insufficienza cardiaca refrattaria al trattamento
terapeutico standard per cui sono richiesti ulteriori interventi
per mantenere in vita il soggetto