In questo post vengono descritte le linee guida della terapia cronica
della malattia valvolare del cane in classe di scompenso D proposte
dall' ACVIM (American College of Veterinary Internal Medicine) nel 2009.
I cardiologi veterinari hanno trovato un unanime consenso (consensus)
per l'impiego di :
1) furosemide
il dosaggio di questo farmaco deve essere aumentato, se necessario,
per ridurre l'edema polmonare e i versamenti cavitari (es.ascite) a meno
che questo non sia limitato dalla presenza di disfunzione renale.
Tra i cardiologi vi è un ampia variabilità nell'applicazione dell'incremento
di questo dosaggio (es. aumento della frequenza di somministrazione
da 2 a 3 volte al giorno oppure somministrazione 2 volte al giorno ma
con dosaggi più alti o ancora aggiungendo alla somministrazione orale
quella sottocutanea).
La funzione renale dovrebbe essere controllata 12-48 ore dopo
l'aumento della posologia.
2) spironolattone
si comincia la sua somministrazione, se non era già stata intrapresa,
in classe C di scompenso.
3) beta bloccanti
non viene consigliato di iniziarli a meno che i segni di insufficienza
cardiaca non siano sotto controllo.
Non si è invece raggiunta l'unanimità per l'impiego di questi farmaci
(no consensus) :
1) idroclorotiazide
è consigliata da alcuni cardiologi in aggiunta alla furosemide utilizzando varie
modalità di somministrazione (es. ogni 2-4 giorni). Altri cardiologi sottolineano
come il suo uso possa favorire lo sviluppo di insufficienza renale acuta o di
marcate alterazioni degli elettroliti.
2) pimobendan
alcuni cardiologi propongono la sua somministrazione 3 volte al giorno a
0.3 mg/Kg.
3) digossina
alcuni cardiologi consigliano il suo utilizzo nei soggetti con fibrillazione atriale,
mentre una minoranza di cardiologi anche nei nei soggetti con ritmo sinusale
(ritmo cardiaco normale) e in mancanza di evidenti controindicazioni.
4) sildenafil
viene proposto da alcuni cardiologi nella terapia dell'insufficienza cardiaca
con o senza ipertensione polmonare.
5) beta bloccanti
la maggioranza dei cardiologi consiglia di non sospendere la loro
somministrazione quando sono già stati iniziati negli stadi più precoci
della malattia.
Può essere necessaria una riduzione del dosaggio (es. per bradicardia e/o
ipotensione).
I beta bloccanti possono essere anche utili per diminuire la frequenza cardiaca
nella fibrillazione atriale in animali digitalizzati e stabilizzati.
6) sedativi della tosse e broncodilatatori
una minoranza di cardiologi consiglia la somministrazione di questi farmaci
per curare la tosse cronica e intrattabile.
La terapia in fase acuta dei cani in classe di scompenso D può essere letta
cliccando sul sottostante link :
http://www.infocardiovet.com/2014/05/lo-scompenso-cardiaco-nel-cane-e-nel.html