Le troponine cardiache (cTnc, cTnt, cTnI) sono sostanze proteiche presenti
nel citoplasma della cellula muscolare cardiaca (cardiomiocita) che, assieme
a miosina, actina, tropomiosina, sono responsabili della contrazione del cuore.
Quando la cellula cardiaca subisce una grave lesione e va incontro a
morte (necrosi), libera nello spazio extracellulare queste sostanze in
modo proporzionale al danno subito.
Tra le troponine cardiache quella che viene normalmente utilizzata in
diagnostica è la troponina I (cTnI).
Nell'uomo la troponina I viene impiegata principalmente nella diagnosi
dell'infarto miocardico in quanto può aumentare considerevolmente la
sua concentrazione nel sangue ma anche per la valutazione di altre malattie
cardiache.
Cause più comuni nel cane e nel gatto di incremento delle concentrazioni
nel siero della troponina I
Danno cardiaco primario
cardiomiopatia dilatativa
cardiomiopatia ipertrofica
malattie cardiache sia congenite sia acquisite con insufficienza cardiaca
tumori cardiaci
Danno cardiaco secondario
traumi toracici
dilatazione e torsione dello stomaco
ipertensione polmonare
sindrome brachicefalica
colpo di calore
convulsioni
anemia
insufficienza renale
malattie infettive e parassitarie
farmaci
ipertiroidismo
La determinazione della troponina I può essere anche utilizzata, assieme
ad altri esami diagnostici, per :
- individuare nella razza Dobermann i soggetti con cardiomiopatia dilatativa
occulta (senza sintomi) in quanto i valori di troponina I sono più elevati
rispetto a quelli dei cani sani.
- distinguere versamenti pericardici idiopatici (senza causa definita) da quelli
causati da tumori (dove la concentrazione della troponina I è maggiore).
- correlare i valori di troponina con la mortalità da parvovirosi.
- monitorare il danno cardiaco da doxorubicina (farmaco antitumorale).
Potete leggere la prima parte dei biomarcatori nel cane e nel gatto
cliccando sul sottostante link :
http://www.infocardiovet.com/2014/04/i-biomarcatori-cardiaci-nel-cane-e-nel.html