La diagnosi di dissecazione aortica si avvale di diversi mezzi diagnostici.
- l'E.C.G. che però non è specifico per la dissecazione
- la radiografia toracica che può presentare alcuni segni che inducono il
sospetto di dissecazione
- la diagnosi definitiva viene fatta con l'ecocardiografia, la TC con contrasto
e la risonanza magnetica.
L'ecocardiografia transtoracica è una tecnica diagnostica facilmente
disponibile, non invasiva che permette di diagnosticare con buona sensibilità
e specificità la dissecazione prossimale ma che non riesce a visualizzare la
patologia nella parte rimanente dell'aorta.
Viene anche usata l'ecocardiografia transesofagea.
La TC con constrasto e la risonanza magnetica hanno un'elevata sensibilità
e specificità e riescono a visualizzate la dissecazione nella sua interezza.
La sensibilità è la capacità di un esame di individuare i soggetti malati
come positivi. Un esame ad alta sensibilità rende poco probabile che un
soggetto malato risulti negativo cioè sano.
La specificità è la capacità di un esame di individuare i soggetti sani come
negativi. Un esame ad alta specificità riduce molto la probabilità che un
soggetto sano risulti positivo e quindi malato.
La terapia della dissecazione è sia medica sia chirurgica.
Per la dissecazione distale viene utilizzata la chirurgia o la terapia medica,
per la dissecazione prossimale sempre la chirurgia.
La terapia medica si avvale di farmaci come i vasodilatatori, il nitroprussiato
sodico e i betabloccanti in fase acuta e i betabloccanti e gli ace inibitori per il
trattamento a lungo termine con lo scopo di controllare la pressione arteriosa.
La chirurgia ripristina il flusso sanguigno nel vero lume ed elimina quello nel
falso lume, mentre la porzione di aorta disseccata viene sostituita con una
protesi.