lunedì 6 ottobre 2014

La dopamina nella cardiologia del cane e del gatto

La dopamina è un neurotrasmettitore appartenente alla famiglia delle
catecolamine che presenta un'azione diretta sui recettori alfa, beta e
dopaminergici e una indiretta che determina il rilascio della noradrenalina,
un'altra catecolamina.

Il recettore è una struttura posta sulla superficie o all'interno delle cellule
a cui può legarsi un farmaco od altre sostanze (es.ormoni) attivando una
serie di processi biochimici nella cellula.

L'effetto della dopamina, quando usata come farmaco, dipende dal suo
dosaggio.

A dosaggi bassi (0.5-2 mcg/Kg/min.) predominano gli effetti sui recettori
dopaminergici con vasodilatazione  del distretto renale, coronarico, mesenterico
(intestino) e cerebrale.
Possiamo quindi notare un incremento del flusso sanguigno e del volume di
filtrazione renale, un aumento della diuresi e dell' escrezione di sodio.

A dosaggi intermedi (tra 2 e 10 mcg/Kg/min) predominano gli effetti sui
recettori beta 1 con aumento della frequenza cardiaca e dalla frazione
d'eiezione anche per la liberazione della noradrenalina dalle terminazioni
nervose cardiache.

Ad alti dosaggi (maggiori di 10-12 mcg/Kg/min) predomina l'azione sui recettori
alfa che porta ad una vasocostrizione generalizzata con aumento delle
resistenze periferiche, del postcarico e della pressione sistemica.

Il postcarico è dato dalle forze che si oppongono allo svuotamento del cuore
e corrisponde grosso modo alla pressione sistolica in aorta.

A dosaggi bassi la dopamina è utilizzata nell'insufficienza renale oligurica
(con diminuita produzione di urine) in genere con la furosemide.
A dosaggi più elevati è impiegata nello scompenso cardiaco grave specialmente
se in presenza di oliguria.

La somministrazione della dopamina è unicamente per via endovenosa con
effetto evidente dopo cinque minuti di infusione.
L'attività del farmaco dura fino a dieci minuti dopo l'interruzione della
somministrazione.
L'inoculazione accidentale extravasale può dare flebite e necrosi tissutale.
La dopamina si distribuisce  in modo ottimale in tutti i tessuti ma attraversa
la barriera ematoencefalica in quantità minima.

La barriera ematoencefalica è una struttura che regola il passaggio di
sostanze chimiche dal sangue al sistema nervoso centrale e viceversa.

Gli effetti collaterali più comuni della dopamina sono nausea, vomito,
ipo e ipertensione, cefalea, tachicardia e dispnea.
In caso di comparsa di aritmie cardiache il dosaggio deve essere ridotto
o il farmaco deve essere sospeso.
E' controindicato il suo utilizzo in presenza di feocromocitoma, un tumore
delle ghiandole surrenali.