La chiusura del dotto arterioso pervio, oltre che con i coils, è stata ottenuta
utilizzando dei dispositivi detti Amplatzer dal nome del loro ideatore Kurt
Amplatz.
I primi dispositivi utilizzati nel cane sono stati l'Amplatzer Duct Occluder
(ADO) e l'Amplatzer Vascular Plug (AVP) che sono stati ideati per la
chiusura nell'uomo ma che hanno dato buoni risultati anche nel cane.
Sia l'ADO sia l'AVP sono in nitinol (una lega di nickel e titanio) e sono
autoespandibili.
Attualmente il dispositivo Amplatzer più usato è l'ACDO (Amplatzer Canine
Duct Occluder), studiato appositamente per essere utilizzato nel cane.
Anch'esso è in nitinol, è autoespandibile ed è formato da due dischi e da una
parte centrale più stretta (waist) che li collega.
Per ottenere l'occlusione del dotto, un disco viene posizionato sul lato
polmonare del dotto, la parte centrale a livello del suo ostio polmonare
(apertura nell'arteria polmonare) e l'altro disco nell'ampolla (porzione
con diametro maggiore) del dotto.
Prima di effettuare la chiusura, viene eseguita un'angiografia per verificare la
forma (morfologia) del dotto e per calcolare il suo diametro in modo da scegliere
il dispositivo più adatto all'occlusione.
In alternativa si può effettuare l'ecocardiografia transesofagea.
Dopo il rilascio del dispositivo e la chiusura del dotto, attraverso l'angiografia,
viene controllata la presenza o meno di un flusso sanguigno residuo e con
l'ecocardiografia transesofagea anche il corretto posizionamento dell'Amplatzer.
In pochi casi è ancora presente un flusso residuo che in genere tende a
regredire.
Quindi l'ACDO è oggi il dispositivo di scelta nel cane per la chiusura
interventistica del dotto arterioso pervio.