sabato 31 gennaio 2015

Angiotensina e scompenso cardiaco nel cane e nel gatto - seconda parte

In questo post vengono descritti gli effetti dell'angiotensina II sugli apparati
cardiovascolare, urinario e sul sistema nervoso.

Apparato cardiovascolare
- azione vasocostrittrice
- attività che favorisce la formazione di trombi (protrombotica) per l'agevolazione
  dell'aggregazione piastrinica e della produzione di inibitori del plasminogeno
- stimolazione della crescita cellulare (con l'attivazione dell'enzima
  proteinchinasi) che favorisce il rimodellamento cardiaco e vasale

Apparato urinario
- effetto diretto sui tubuli prossimali renali con aumento del riassorbimento
  del sodio
- effetto sul tubulo distale e sui dotti collettori del rene con incremento
  dell'eliminazione del potassio e degli ioni idrogeno
- effetto vasocostrittore per la contrazione delle cellule mesangiali con riduzione
  della superficie di filtrazione
- attività di vasocostrizione delle arteriole efferenti del glomerulo con aumento
  della filtrazione renale e della pressione glomerulare
- rilascio a livello locale di prostaglandine vasodilatatrici per proteggere il rene
  dall'eccessiva ischemia

Ghiandole surrenali
- azione diretta di rilascio dell'aldosterone

Sistema nervoso
- aumento della sensazione della sete per un'azione a livello cerebrale
  (effetto dipsogeno)
- diminuzione dell'attività dei barocettori
- liberazione della vasopressina da parte dell''ipofisi
- secrezione dell'ormone adrenocorticotropo dall'ipofisi
- rilascio della noradrenalina dalle fibre nervose terminali


Riporto il significato di alcuni termini medici presenti nel post

barocettori : sono strutture specializzate dell'organismo che sono attivate per
il controllo pressorio dell'apparato cardiovascolare.

prostaglandine : sono sostanze derivate dagli acidi grassi che sono dotate di
numerose azioni biologiche (es. vasodilatazione, stimolazione della contrazione
muscolare).

glomerulo renale : è formato da una rete di capillari sanguigni che si
connettono con un'arteriola afferente ed una efferente. Con la capsula 
del Bowman va a costituire il corpuscolo renale dove avviene la
filtrazione del sangue.
Corpuscolo renale più tubulo renale formano il nefrone che è l'unità
funzionale del rene.

mesangio : struttura del corpuscolo renale costituita da particolari cellule
(cellule mesangiali) che sono poste attorno ai capillari dei glomeruli.
Le cellule mesangiali, contraendosi e rilasciandosi, regolano il flusso del
sangue nei capillari glomerulari.

ormone adrenocorticotropo : sostanza prodotta dall'ipofisi che agisce sulle
ghiandole surrenali stimolando la produzione di glucocorticoidi e di androgeni.

plasminogeno : è il precursore della plasmina, composto che determina la
dissoluzione dei coaguli.

La prima parte del post sull'angiotensina può essere letto cliccando sul
sottostante link :
http://www.infocardiovet.com/2015/01/angiotensina-e-scompenso-cardiaco-nel.html






sabato 24 gennaio 2015

Terapia cardiologica nel cane e gatto asintomatici

L'utilizzo dei farmaci nei cani e nei gatti cardiopatici e asintomatici è
stato sempre più studiato e oggi sono disponibili un certo numero di lavori
sull'argomento.

L'ACVIM (American College of Veterinary Internal Medicine) nel 2009 ha diviso
i pazienti asintomatici nello scompenso cardiaco della malattia valvolare cronica
del cane nelle classi A e B , classificazione che è applicabile, con alcune
eccezioni, anche ad altre patologie cardiache.

I pazienti di classe A sono animali che non hanno alterazioni cardiache
(alterazioni strutturali) ma sono a rischio di malattia (es. cani di razza King
Charles Spaniel predisposti allo sviluppo della patologia).
In questa classe non viene consigliata alcuna terapia farmacologica.

La classe B viene ulteriormente divisa in sottoclasse B1 che comprende
soggetti con malattia valvolare (alterazioni valvolari) ma senza rimodellamento
alla radiografia o all'ecocardiografia e sottoclasse B2 dove quest'ultimo è presente.

Il rimodellamento viene definito come un processo di adattamento del cuore
a condizioni di malattia attraverso cambiamenti della struttura, della geometria,
della massa e della funzione cardiaca.

E' quindi nella sottoclasse B2 che si concentra l'interesse dei cardiologi
veterinari per una terapia nell'animale asintomatico.

Alla luce degli studi effettuati fino ad oggi nei soggetti asintomatici, si è rilevato :

- nella cardiomiopatia dilatativa della razza Dobermann gli Ace-inibitori
  e il pimobendan ritardano la comparsa dei sintomi
  In quella del cocker spaniel la supplementazione di carnitina e taurina
  produce, in alcuni soggetti, un miglioramento della malattia cardiaca

- nella malattia valvolare cronica l'uso degli ace-inibitori non sembra ritardare
  l'inizio della sintomatologia. Alcuni cardiologi prescrivono comunque questi
  farmaci a pazienti di classe B2.

- nelle cardiopatie feline nessun farmaco, somministrato a gatti asintomatici,
  ha avuto un effetto sicuramente benefico sul decorso delle cardiopatie eccetto
  l'integrazione di taurina nei gatti con cardiomiopatia dilatativa responsiva alla
  sua dispensazione.

  La somministrazione di ace-inibitori nella razza Maine Coon con
  cardiomiopatia ipertrofica asintomatica non modifica positivamente
  nè l'ipertrofia cardiaca (ispessimento del setto interventricolare e/o
  delle pareti) nè la funzione diastolica (rilassamento e riempimento del
  ventricolo).

  Diversi cardiologi prescrivono anticoagulanti (aspirina o clopidogrel) a
  gatti asintomatici ma con dilatazione dell'atrio sinistro in quanto la diminuzione
  della velocità del flusso sanguigno in questa camera favorisce la formazione di
  trombi e incrementa il rischio di fenomeni tromboembolici.






domenica 18 gennaio 2015

Peptidi natriuretici nel cane e nel gatto - prima parte

I peptidi natriuretici sono degli ormoni che contribuiscono al mantenimento
dell'omeostasi e che interagiscono con altre sostanze (es .aldosterone,
angiotensina II, endoteline) anche nello scompenso cardiaco.

L'omeostasi è la capacità dell'organismo di mantenere tutte le sue funzioni in
equilibrio tra loro anche al variare delle condizioni esterne.


I peptidi natriuretici fino ad oggi identificati sono :

ANP  fattore natriuretico atriale detto anche peptide natriuretico atriale o ormone
          natriuretico atriale

BNP  fattore natriuretico cerebrale o peptide natriuretico cerebrale

CNP  fattore natriuretico di tipo C o peptide natriuretico C

L'ANP fu scoperto in Canada nel 1981 quando, iniettando estratti di tessuto
dell'atrio a topi di laboratorio, si evidenziò un'azione di natriuresi (incremento
dell'eliminazione di sodio con le urine).


L'ANP è prodotto e immagazzinato nelle cellule cardiache atriali e liberato nel
sangue sotto due forme :
C-terminal ANP che è la forma attiva e NT-proANP che è una forma inattiva
ma molto stabile.

L'ANP viene messo in circolo principalmente in seguito allo stiramento delle
pareti atriali per sovraccarico volumetrico di sangue e aumento della pressione
atriale.
L'ormone agisce legandosi a particolari recettori natriuretici chiamati NPR-A.

Le azioni principali dell'ANP sono :
- vasodilatazione
- aumento della diuresi
- incremento della produzione di ossido nitrico
- contrasto dell'attività del sistema nervoso simpatico
- inibizione dell' azione delle endoteline
- inibizione della liberazione di renina e vasopressina
- riduzione della sintesi di aldosterone

Quindi l'ANP contrasta l'azione del sistema renina- angiotensina-aldosterone
e porta ad una diminuzione del volume e della pressione del sangue e ad un
aumento della lipolisi (scissione e utilizzo delle riserve grasse dell'organismo).


Potete anche approfondire lo scompenso cardiaco leggendo :

http://www.infocardiovet.com/2014/01/lo-scompenso-cardiaco-insufficienza.html
http://www.infocardiovet.com/2015/01/angiotensina-e-scompenso-cardiaco-nel.html
http://www.infocardiovet.com/2014/12/aldosterone-e-scompenso-cardiaco-nel.htm






domenica 11 gennaio 2015

Vasopressina e scompenso cardiaco nel cane e nel gatto - prima parte

Numerose sostanze intervengono nello sviluppo e progressione dello
scompenso cardiaco.
Tra queste vi è la vasopressina o ormone antidiuretico (ADH) che è
prodotta nei neuroni sopraottici e paraventricolari dell'ipotalamo (sistema
nervoso centrale) e da qui trasportata lungo gli assoni fino al lobo posteriore
dell'ipofisi (neuroipofisi) da dove può essere rilasciata nel sangue.


Diversi sono gli stimoli che determinano questo rilascio :

- aumento dell'osmolarità plasmatica (es. per disidratazione) che rappresenta
  lo stimolo più importante specialmente quando si accresce la concentrazione
  del sodio.
  Questo incremento viene segnalato da particolari recettori (osmorecettori) che
  sono presenti nel sistema nervoso centrale.

- alterazione  del volume e/o della pressione del sangue che viene segnalato
  dai barocettori aortici.

- angiotensina II

- altri fattori come vomito, ipoglicemia, febbre, farmaci


La liberazione della vasopressina viene inibita dall'azione dei barocettori
arteriosi e dal peptide natriuretico atriale, un ormone prodotto dal cuore.

Riporto la spiegazione di alcuni termini presenti nel post :

assone : è il prolungamento principale della cellula nervosa che conduce gli
impulsi nervosi dal corpo della cellula verso la periferia

osmolarità : numero totale delle molecole e degli ioni presenti in un litro di
soluzione

plasma : è la parte liquida del sangue (senza globuli bianchi, globuli rossi
e piastrine)

barocettori : strutture specializzate che sono destinate al controllo pressorio
dell'apparato cardiovascolare.
In base allo stiramento della parete dei vasi trasmettono degli impulsi che
servono a modificare la pressione.








domenica 4 gennaio 2015

Angiotensina e scompenso cardiaco nel cane e nel gatto - prima parte

Il termine angiotensina si riferisce a più sostanze prodotte dall'organismo
che esplicano anche importanti azioni, specialmente l'angiotensina II, di
modulazione dell'apparato cardiovascolare.
La renina, un ormone prodotto dalle cellule iuxtaglomerulari del rene,
trasforma l'angiotensinogeno in angiotensina I la quale, per intervento
dell'enzima convertitore (ACE), viene modificata in angiotensina II.

Fino a non molti anni fa si pensava che questa fosse l'unica via per la sintesi
dell'angiotensina II ma oggi sappiamo che esiste almeno un'altra modalità di
produzione dell'ormone attraverso l'azione dell'enzima chimasi (via chimasica).

L'angiotensina II esplica il suo effetto legandosi a due tipi di recettori, 
denominati  AT1 e AT2 , che sono ampiamente distribuiti nell'organismo.

Quando l'angiotensina II si lega al recettore  AT1 sviluppa un'azione sia
locale (attività tissutale) sia generale (attività sistemica).
L'attività tissutale promuove la fibrosi dei tessuti, l'ipertrofia cellulare e
l'apoptosi (morte cellulare programmata), mentre l'attività sistemica
favorisce la vasocostrizione e la ritenzione di acqua e sodio.

Altre azioni dell'angiotensina II, legate all'attività del recettore AT1, sono
l'incremento degli effetti del sistema nervoso simpatico (liberazione di
noradrenalina dalle terminazioni nervose) e la stimolazione della sintesi
e rilascio dell'aldosterone e della liberazione di vasopressina.

Quando l'angiotensina II si lega ai recettori  AT2  gli effetti sono praticamente
opposti: vasodilatazione ed effetti antifibrotici.

Nello scompenso cardiaco tendono a prevalere le azioni mediate dai recettori
AT1.

Per ulteriori notizie sull'aldosterone potete leggere il post specifico cliccando
sul sottostante link
http://www.infocardiovet.com/2014/12/aldosterone-e-scompenso-cardiaco-nel.html

La vasopressina, conosciuta anche come ormone antidiuretico (ADH), viene
prodotta dall'ipotalamo e rilasciata nel sangue dall'ipofisi.
Determina riassorbimento di acqua a livello renale con una riduzione del volume
delle urine che risultano maggiormente concentrate.

L'angiotensina III ha anch'essa un'attività vasocostrittrice ma meno evidente di
quella dell'angiotensina II ed un'azione simile sulla liberazione dell'aldosterone.
L'angiotensina IV presenta un'attività minore rispetto all'angiotensina II e III.
L'angiotensina (1-7) stimola la vasodilatazione e inibisce l'ipertrofia delle
cellule muscolari lisce della parete dei vasi sanguigni.

Potete anche leggere la seconda parte del post sull'angiotensina cliccando
sul sottostante link
http://www.infocardiovet.com/2015/01/angiotensina-e-scompenso-cardiaco-nel_31.html