Siamo in presenza di ipomagnesemia quando le concentrazioni del magnesio
nel siero sono inferiori a 1.5 mg/dl.
Le principali cause di ipomagnesemia sono :
- diminuito assorbimento del magnesio nel tratto gastrointestinale per malattie
dell'apparato digerente
- perdita gastroenterica di magnesio per vomito e diarrea
- dieta povera di magnesio
- aumento delle perdite di magnesio con le urine per patologie renali o per
farmaci che incrementano la sua eliminazione.
Fra questi ultimi i diuretici (diuretici dell'ansa come la furosemide, diuretici
tiazidi come l'idroclorotiazide), gli antibiotici aminoglicosidi (es. gentamicina,
tobramicina), l'amfotericina B (antifungino), il cisplatino (farmaco antitumorale),
- malattie endocrine come ipertiroidismo, iperadrenocorticismo, iper e
ipoparatiroidismo, diabete mellito
L'ipomagnesemia aumenta la tossicità dei farmaci digitalici e predispone
all'insorgenza di aritmie.
Nell'uomo numerosi soggetti con insufficienza cardiaca hanno livelli sierici
bassi di magnesio specialmente quelli che presentano anoressia e/o sono in
terapia diuretica.
Anche in alcuni cani con scompenso cardiaco sono stati rilevate concentrazioni
ridotte di magnesio.
Non si conosce il ruolo preciso dell'ipomagnesemia nell'insorgenza e nella
progressione dell'insufficienza cardiaca.
In animali da esperimento l'ipomagnesemia è stata associata a cardiomiopatia,
a necrosi focale miocardica e a sviluppo di aritmie.
Possono essere presenti, contemporaneamente all'ipomagnesemia, ipokaliemia
(livelli diminuiti di potassio) e ipocalcemia (riduzione della concentrazione
del calcio).