Nell'ipomagnesemia i sintomi clinici sono poco specifici e in genere
compaiono solo con valori del magnesio inferiori a 1.0 mg/dL.
Possiamo avere letargia, anoressia, dispnea, disfagia, debolezza e
fascicolazioni muscolari, atassia, convulsioni, aritmie cardiache e coma.
La carenza di magnesio può portare a ipopotassiemia refrattaria al trattamento
e a inibizione della secrezione del paratormone dalle paratiroidi con comparsa
di ipocalcemia.
La diagnosi di ipomagnesemia viene fatta con la determinazione del
magnesio nel siero e una diagnosi di sospetto può essere formulata in
presenza di malattie e fattori predisponenti o quando è difficile correggere
un'ipopotassiemia.
La concentrazione sierica del magnesio non sempre riflette il magnesio
totale dell'organismo.
Alterazioni elettrocardiografiche della patologia sono il prolungamento
dell'intervallo PQ, l'ampliamento del complesso QRS, lo slivellamento
del segmento ST e alterazioni dell'onda T.
Aritmie cardiache che compaiono in corso di ipomagnesemia sono le
tachicardie sopraventricolari, la fibrillazione atriale, le tachicardie
ventricolari, la fibrillazione ventricolare.
La terapia dell'ipomagnesemia prevede il trattamento, se possibile, delle cause
sottostanti.
Nelle forme meno gravi si integra la dieta con il magnesio.
Negli animali in terapia diuretica (es. con furosemide) si possono anche dare
diuretici risparmiatori di potassio e magnesio (es. spironolattone).
Nei casi più severi il magnesio deve essere somministrato per via endovenosa
lenta a 0.7-1.0 mEq/Kg al giorno.
Potete leggere la prima parte del post sull'ipomagnesemia cliccando sul
sottostante link :
http://www.infocardiovet.com/2015/02/ipomagnesemia-e-cuore-nel-cane-e-nel.html