Nel pastore tedesco è stata rilevata una particolare tachicardia ventricolare
ereditaria, di cui non si conosce la modalità di trasmissione, che colpisce
soggetti tra tre mesi e due anni d'età.
La tachicardia ventricolare è un ritmo cardiaco ad alta frequenza che origina
dai ventricoli e non dal nodo del seno come il ritmo normale (ritmo sinusale).
Animali di età inferiore alle dodici settimane non hanno aritmie, mentre
queste si manifestano e incrementano la loro frequenza fino alla
ventiquattresima-trentesima settimana con comparsa di episodi di
morte improvvisa.
Se l'animale non muore, la frequenza delle aritmie diminuisce fino alla loro
scomparsa dopo i diciotto-ventiquattro mesi.
La causa della tachicardia ventricolare è da ricercarsi nell'incompleto sviluppo
dell'innervazione simpatica cardiaca con diminuzione dei recettori adrenergici
alfa 1 in alcune zone del cuore (porzione anteriore del setto, parete libera del
ventricolo sinistro) e la presenza in eccesso di recettori beta adrenergici.
Si sviluppano in tal modo delle alterazioni nella formazione dell'impulso elettrico,
i postpotenziali precoci (attività di innesco o triggerata), nel miocardio dei
ventricoli a livello delle fibre del Purkinje che permettono l'insorgenza di
tachicardia ventricolare.
Gli animali affetti non presentano sintomi e alla visita clinica sono normali
e solo qualche volta è riscontrabile un'aritmia all'ascoltazione cardiaca.
L'ECG standard è in genere nella norma come pure la radiografia toracica,
l'ecocardiogramma e gli esami del sangue.
Solo la registrazione elettrocardiografica continua Holter permette di
diagnosticare la malattia.