Altri organi, che vengono particolarmente danneggiati dall'ipertensione
arteriosa, sono i vasi sanguigni, il sistema nervoso centrale e il cuore
(organi bersaglio).
Vasi arteriosi
La presenza di ipertensione arteriosa comporta lo sviluppo di disfunzione
endoteliale con diminuzione della capacità vasodilatatoria e ulteriore incremento
dell'ipertensione, comparsa di alterazioni della parete vasale con aumento del
numero delle cellule dello strato intimale e muscolare (iperplasia) e sviluppo di
arteriosclerosi.
La disfunzione endoteliale è una modificazione dell'endotelio vascolare (parte
più interna della parete del vaso a contatto con il sangue) sia nella struttura sia
nell'attività.
L'arteriosclerosi è un processo degenerativo delle arterie caratterizzato da
irrigidimento e perdita di elasticità della parete e restringimento del lume.
Sistema nervoso centrale
I danni dell'ipertensione arteriosa interessano sia l'encefalo sia il midollo
spinale.
Si possono rilevare ischemia, emorragie, fenomeni di necrosi ed edema
cerebrale.
Letargia (sonno profondo patologico), sincope, atassia (perdita della
coordinazione muscolare), paresi e paralisi sono alcuni dei segni
conseguenti a tali lesioni.
Cuore
L'ipertensione arteriosa porta ad un aumento del postcarico cardiaco.
Questo determina l'attivazione del sistema nervoso simpatico e del sistema
renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) con modificazioni della struttura del
cuore e comparsa di ipertrofia concentrica e fibrosi miocardica (cardiomiopatia
ipertensiva).
L'ecocardiografia permette di evidenziare l'ipertrofia, che in genere è di grado
lieve o moderato, sia nel cane sia nel gatto.
Nei cani con endocardiosi mitralica un aumento della velocità massima del
rigurgito mitralico (maggiore di 6m/sec) deve fare sospettare la presenza
di ipertensione arteriosa.
Il postcarico è la forza che si oppone allo svuotamento del ventricolo
e corrisponde grosso modo alla pressione sistolica (massima) in aorta.
L'ipertrofia è l'aumento del volume di un organo o di un tessuto per
l'incremento delle dimensioni delle cellule che lo compongono.
Potete anche leggere :
http://www.infocardiovet.com/2015/06/ipertensione-sistemica-nel-cane-e-nel.html