L'acepromazina è forse il tranquillante più usato nella medicina del cane e del
gatto.
Questo farmaco fa parte della famiglia delle fenotiazine le quali agiscono sul
sistema nervoso (sistema reticolare) bloccando i recettori del neurotrasmettitore
dopamina.
Inoltre antagonizzano anche l'attività della serotonina.
L'acepromazina si presenta come farmaco :
- tranquillante
- antistaminico
- antagonista del sistema nervoso simpatico
- anticolinergico
- antispastico
- antiemetico
A livello dell'apparato cardiocircolatorio :
- sulla frequenza cardiaca leggero aumento o diminuzione evidente negli
animali sedati. Nel boxer anche a dosaggi bassi e in altri cani (in genere
a dosaggi elevati) bradicardia e arresto seno-atriale.
Può essere presente tachicardia riflessa negli animali ipotesi.
- a dosi terapeutiche effetti minimi sulla contrattilità cardiaca anche quando
somministrata in associazione con agenti anestetici.
A dosaggi elevati è segnalata depressione miocardica e della muscolatura
vasale.
- a dosaggi terapeutici non ci sono variazioni rilevanti sulla portata cardiaca
(quantità di sangue espulsa dal cuore in un minuto)
- ipotensione per blocco dei recettori alfa vasali che è in genere ben tollerata
negli animali sani ma non in quelli in stato di shock con ridotta portata cardiaca
o ipovolemia.
Sono stati segnalati casi di collasso sia nel cane sia nel gatto.
Particolarmente sensibile all'ipotensione è la razza boxer dove si pensa
che il collasso possa essere legato ad una sincope vaso-vagale.
Si è visto inoltre che la somministrazione di epinefrina in animali
precedentemente trattati con acepromazina può determinare una caduta
paradossa della pressione in quanto i recettori alfa dell'epinefrina sono
bloccati.
- attività antiaritmica che si reputa possa dipendere dall'attività chinidino-simile
di blocco del sistema nervoso simpatico.
L'acepromazina può inibire la comparsa di aritmie e della fibrillazione
ventricolare indotta dall'attivazione del sistema simpatico durante l'anestesia
con barbiturici e alotano.
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