giovedì 15 ottobre 2015

Acepromazina e apparato cardiovascolare nel cane e nel gatto

L'acepromazina è forse il tranquillante più usato nella medicina del cane e del
gatto.
Questo farmaco fa parte della famiglia delle fenotiazine le quali agiscono sul
sistema nervoso (sistema reticolare) bloccando i recettori del neurotrasmettitore
dopamina.
Inoltre antagonizzano anche l'attività della serotonina.

L'acepromazina si presenta come farmaco :

- tranquillante
- antistaminico
- antagonista del sistema nervoso simpatico
- anticolinergico
- antispastico
- antiemetico

A livello dell'apparato cardiocircolatorio :

- sulla frequenza cardiaca leggero aumento o diminuzione evidente negli
  animali sedati. Nel boxer anche a dosaggi bassi e in altri cani (in genere
  a dosaggi elevati) bradicardia e arresto seno-atriale.
  Può essere presente tachicardia riflessa negli animali ipotesi.

- a dosi terapeutiche effetti minimi sulla contrattilità cardiaca anche quando
  somministrata in associazione con agenti anestetici.
  A dosaggi elevati è segnalata depressione miocardica e della muscolatura
  vasale.

- a dosaggi terapeutici non ci sono variazioni rilevanti sulla portata cardiaca
  (quantità di sangue espulsa dal cuore in un minuto)

- ipotensione per blocco dei recettori alfa vasali che è in genere ben tollerata
  negli animali sani ma non in quelli in stato di shock con ridotta portata cardiaca
  o ipovolemia.
  Sono stati segnalati casi di collasso sia nel cane sia nel gatto.
  Particolarmente sensibile all'ipotensione è la razza boxer dove si pensa
  che il collasso possa essere legato ad una sincope vaso-vagale.
  Si è visto inoltre che la somministrazione di epinefrina in animali
  precedentemente trattati con acepromazina può determinare una caduta
  paradossa della pressione in quanto i recettori alfa dell'epinefrina sono
  bloccati.

- attività antiaritmica che si reputa possa dipendere dall'attività chinidino-simile
  di blocco del sistema nervoso simpatico.
  L'acepromazina può inibire la comparsa di aritmie e della fibrillazione
  ventricolare indotta dall'attivazione del sistema simpatico durante l'anestesia
  con barbiturici e alotano.






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