Le malattie congenite cardiache del gatto sono il 5-15% di tutte le malattie
cardiache e sono meno frequenti rispetto al cane.
Dai dati rilevati da vari studi, i gatti con patologia congenita cardiaca sono lo
0.2-1 per mille di tutti i soggetti sottoposti a visita medico veterinaria e l'uno-tre
per mille di tutti i gatti sottoposti ad autopsia.
E' comunque difficile stabilire la reale frequenza di queste malattie perchè,
molto probabilmente, la maggior parte dei gattini neonati con gravi malformazioni
cardiache muore senza ricevere prima una visita medica.
Alcuni gattini più grandi, con patologie cardiache congenite particolarmente
gravi, presentano dispnea, sincope, cianosi.
La maggior parte dei soggetti, invece, è asintomatica ed il sospetto della malattia
è fornito soprattutto dalla presenza, all'ascoltazione cardiaca, di un soffio e alle
volte di un ritmo di galoppo o di un'aritmia.
Meno frequentemente soggetti con cardiopatie congenite vengono visitati in età
più avanzata per sincope o cianosi od altri segni legati a insufficienza cardiaca
congestizia.
Nel cane e nell'uomo alcune patologie cardiache congenite sono la conseguenza
di alterazioni genetiche che non sono state ancora dimostrate nel gatto.
Vi sono poi cause che provocano malformazioni durante la gravidanza come
certe malattie infettive, farmaci, esposizione a tossine, malattie metaboliche.
Nel gatto sono segnalate malformazioni alle valvole atrioventricolari in seguito
alla somministrazione di griseovulfina (antifungino).
I difetti cardiaci congeniti più frequenti del gatto sono :
- difetto del setto atriale,
- difetto del setto interventricolare
- difetto dei cuscinetti endocardici o canale atrioventricolare
- dotto arterioso persistente
- displasia delle valvole atrioventricolari
- stenosi aortica
- tetralogia di Fallot
- fibroelastosi endomiocardica
I difetti congeniti possono presentarsi in forma singola o multipla.
I maschi sembrano essere più interessati e, per quanto riguarda la razza,
il siamese è predisposto allo sviluppo di fibroelastosi (con il burmese), stenosi
aortica e mitralica mentre il certosino alla displasia della tricuspide e al difetto
del setto atriale.
La diagnosi definitiva delle malattie cardiache congenite è in genere effettuata
con ecocardiografia.