Per la diagnosi dell'ipertiroidismo si possono impiegare i test che valutano la
funzionalità della tiroide.
Test di stimolazione con TRH
Descritto nei testi di patologia del gatto, non è di solito utilizzato per la diagnosi
dell'ipertiroidismo per il costo del TRH (ormone rilasciante la tiroetropina) ed
i frequenti effetti collaterali dopo la sua somministrazione.
Test di soppressione con T3
Il T3 sintetico somministrato a gatti sani determina una diminuzione del rilascio
del TSH (ormone tireotropo) da parte dell'ipofisi e quindi un decremento della
concentrazione del T4 nel sangue.
Nei gatti ipertiroidei, invece, la secrezione del T4 non dipende dall'ipofisi e
quindi la somministrazione del T3 sintetico ha poca o nulla influenza sui
livelli del T4 nel sangue.
Il test è compiuto nell'arco di tre giorni.
Si effettua un prelievo di sangue pre-trattamento e si misurano i livelli del T3 e T4.
Vengono poi somministrati al gatto 25 mg di T3 sintetico (liotiroxina) ogni 8 ore
per due giorni consecutivi.
Al mattino del terzo giorno viene effettuata l'ultima somministrazione di T3
e più tardi viene eseguito un secondo prelievo di sangue per misurare le
concentrazioni del T3 e T4 post-trattamento.
Valutazione dei risultati dopo il secondo prelievo :
- se T4 è minore di almeno il 50% del valore pre-trattamento, il gatto è normale
(eutiroideo)
- se il T4 è maggiore o uguale a 1.6 mcg/dl il gatto è ipertiroideo
- se il T4 è minore di 1.6 mcg/dl il gatto ha una funzionalità tiroidea normale
- se il T3 è minore del valore pre-trattamento, bisogna ripetere l'esame perché
non è stato effettuato correttamente.
Alcuni autori indicano valori tra 1.5 mcg/dl e 2.0 mcg/dl non diagnostici mentre
con valori superiori a 2.0 mcg/dl il gatto viene considerato ipertiroideo.
Scintigrafia tiroidea
Viene effettuata impiegando iodio radioattivo (tecnezio 99m) che viene captato
dalle cellule follicolari tiroidee.
Con la scintigrafia possiamo evidenziare :
- il tessuto tiroideo funzionante e non funzionante
- il coinvolgimento di uno o di tutte e due i lobi tiroidei
- il tessuto tiroideo ectopico (non localizzato nella sua sede normale)
- tumori secernenti o non secernenti
- nel caso di tumori maligni attivi il rilievo delle metastasi a distanza
La scintigrafia è un esame con alta sensibilità e specificità e quindi abbiamo una
conferma diagnostica nei casi dubbi (es. gatti con sintomi riferibili all'ipertiroidimo
ma con livelli sierici del T4 normali).
Gli svantaggi di questo esame sono il suo costo e l'impossibilità di avere a
disposizione una struttura che esegua la scintigrafia.
Terapia dell'ipertiroidismo - Introduzione
L'ipertiroidismo non ha una remissione spontanea e le condizioni di un animale
affetto da questa malattia tendono a peggiorare nel tempo.
Pertanto i gatti ipertiroidei devo essere messi in terapia.
La terapia dell'ipertiroidismo può essere eseguita con quattro modalità :
- utilizzando farmaci antitiroidei
- fornendo una dieta povera di iodio
- trattando l'animale con iodio radioattivo
- effettuando la tiroidectomia (asportazione della tiroide)
La tiroidectomia e il trattamento con iodio radioattivo sono una terapia definitiva
mentre la dieta povera di iodio ed i farmaci antitiroidei possono solo controllare
la malattia e devono perciò essere somministrati per tutta la vita.
Potete anche leggere i post precedenti sull'ipertiroidismo felino cliccando sui
sottostanti link :
http://www.infocardiovet.com/2016/03/lipertiroidismo-felino-e-cuore-prima.html
http://www.infocardiovet.com/2016/04/ipertiroidismo-felino-e-cuore-seconda.html
http://www.infocardiovet.com/2016/05/ipertiroidismo-felino-e-cuore-terza.html
sabato 25 giugno 2016
sabato 18 giugno 2016
Ipotiroidismo e cuore nel gatto - prima parte
Nel gatto l'ipotiroidismo è raro ed è classificato come : .
- ipotiroidismo iatrogeno (il più comune) in seguito al trattamento
dell'ipertiroidismo con tiroidectomia bilaterale (asportazione chirurgica
di entrambi i lobi tiroidei), con iodio radioattivo o per sovradosaggio
dell'ormone tiroideo.
- ipotiroidismo primario acquisito che è molto raro. In questa categoria
è segnalato il caso di un gatto con tiroidite linfocitaria
- ipotiroidismo secondario acquisito identificato in un gatto che aveva
avuto un trauma cranico con danni all'ipofisi.
- ipotiroidismo congenito che è più frequente di quello acquisito ed è
causato dalla alterata sintesi dell'ormone tiroideo (es. difetto di organicazione
dello iodio ereditario in una famiglia di gatti abissini) e da anomalie dello
sviluppo della tiroide (ipogenesia).
Inoltre gattini alimentati esclusivamente con diete a base di carne possono,
seppur raramente sviluppare ipotiroidismo per insufficiente ingestione di iodio.
I segni clinici più comuni dell'ipotiroidismo iatrogeno e acquisito sono l'anoressia,
la letargia, l'obesità e la seborrea secca.
Altri segni rilevabili sono quelli a carico della cute ( pelo opaco e secco, pelo
facilmente asportabile, alopecia dei padiglioni auricolari, alopecia del corpo
simmetrica o asimmetrica), la crescita stentata, complicazioni a carico dell'apparato
riproduttore (es. mancanza del ciclo estrale, distocia), mixedema (faccia gonfia),
ipotermia e bradicardia.
L'ipotiroidismo congenito si manifesta prima di tutto con un rallentamento
della crescita e nei mesi successivi con la comparsa di alterazioni scheletriche
che portano allo sviluppo di una testa grande e sproporzionata, di un un collo
grosso e corto e di arti di lunghezza limitata.
Inoltre i gatti presentano letargia, ritardo mentale, persistenza dei denti da latte
e del mantello del gattino, costipazione, ipotermia, bradicardia e convulsioni.
Nella bibliografia, a parte la bradicardia, non ho trovato la descrizione di
manifestazioni a carico del sistema cardiovascolare che, però, potrebbero
essere simili a quelle riscontrate nel cane.
- ipotiroidismo iatrogeno (il più comune) in seguito al trattamento
dell'ipertiroidismo con tiroidectomia bilaterale (asportazione chirurgica
di entrambi i lobi tiroidei), con iodio radioattivo o per sovradosaggio
dell'ormone tiroideo.
- ipotiroidismo primario acquisito che è molto raro. In questa categoria
è segnalato il caso di un gatto con tiroidite linfocitaria
- ipotiroidismo secondario acquisito identificato in un gatto che aveva
avuto un trauma cranico con danni all'ipofisi.
- ipotiroidismo congenito che è più frequente di quello acquisito ed è
causato dalla alterata sintesi dell'ormone tiroideo (es. difetto di organicazione
dello iodio ereditario in una famiglia di gatti abissini) e da anomalie dello
sviluppo della tiroide (ipogenesia).
Inoltre gattini alimentati esclusivamente con diete a base di carne possono,
seppur raramente sviluppare ipotiroidismo per insufficiente ingestione di iodio.
I segni clinici più comuni dell'ipotiroidismo iatrogeno e acquisito sono l'anoressia,
la letargia, l'obesità e la seborrea secca.
Altri segni rilevabili sono quelli a carico della cute ( pelo opaco e secco, pelo
facilmente asportabile, alopecia dei padiglioni auricolari, alopecia del corpo
simmetrica o asimmetrica), la crescita stentata, complicazioni a carico dell'apparato
riproduttore (es. mancanza del ciclo estrale, distocia), mixedema (faccia gonfia),
ipotermia e bradicardia.
L'ipotiroidismo congenito si manifesta prima di tutto con un rallentamento
della crescita e nei mesi successivi con la comparsa di alterazioni scheletriche
che portano allo sviluppo di una testa grande e sproporzionata, di un un collo
grosso e corto e di arti di lunghezza limitata.
Inoltre i gatti presentano letargia, ritardo mentale, persistenza dei denti da latte
e del mantello del gattino, costipazione, ipotermia, bradicardia e convulsioni.
Nella bibliografia, a parte la bradicardia, non ho trovato la descrizione di
manifestazioni a carico del sistema cardiovascolare che, però, potrebbero
essere simili a quelle riscontrate nel cane.
domenica 12 giugno 2016
Iperadrenocorticismo (Sindrome di Cushing) e cuore nel cane - terza parte
Per diagnosticare l'iperadrenocorticismo si possono effettuare esami che
valutano la funzione dell'asse ipofisi-surrene (esami funzionali).
Nessuno di questi esami è valido al 100% e pertanto vanno esaminati tenendo
conto dell'anamnesi, dei segni clinici e degli esami di laboratorio.
Quindi, per aumentare la loro accuratezza, è preferibile eseguirli in soggetti
con sintomatologia clinica.
Gli esami funzionali più eseguiti sono :
- rapporto cortisolo-creatinina nelle urine
- test di stimolazione con ACTH (ormone corticotropo) sintetico
- test di soppressione con desametasone a basse dosi
Meno frequentemente si effettuano :
- test di soppressione con desametasone ad alte dosi
- determinazione dell'ACTH endogeno
- calcolo del 17-idrossiprogesterone prima e dopo stimolazione
con ACTH
La misura della sola concentrazione del cortisolo plasmatico non
è affidabile perché soggetta a fluttuazioni durante la giornata.
Rapporto urinario cortisolo - creatinina
Questo esame viene eseguito perché, in corso di iperadrenocorticismo,
aumenta la concentrazione del cortisolo nelle urine.
E' un test facile da effettuare in quanto i campioni delle urine sono raccolti
a casa dal proprietario per evitare che lo stress di un prelievo in clinica
incrementi la concentrazione del cortisolo nelle urine.
La misurazione dovrebbe essere fatta idealmente su tre campioni di urina
prelevati al mattino e per tre giorni consecutivi, anche se si ritiene che possa
a volte essere sufficiente un solo campione.
La maggior parte degli animali con iperadrenocorticismo ma anche parecchi
cani senza malattia hanno valori elevati del rapporto per cui questo esame
ha una bassa specificità per la diagnosi della patologia (elevato numero di
soggetti falsi positivi).
L'importanza di questo esame è che valori normali del rapporto escludono
quasi sempre la presenza dell'iperadrenocorticismo (sensibilità elevata
con pochi cani malati che risultano al test senza malattia).
Test di stimolazione con ACTH
E' un test meno sensibile ma più specifico rispetto al rapporto cortisolo -creatinina.
Protocollo del test
- si effettua un primo prelievo di sangue per misurare la concentrazione
basale del cortisolo (primo prelievo)
- si esegue un'iniezione di 0.25 mg di ACTH sintetico per via endovenosa
o per via intramuscolare
- dopo 30-90 minuti (se l'ACTH è stato somministrato e.v.) o dopo 1-2
ore (se l'ACTH e stato somministrato per i.m.) si misurano le concentrazioni
del cortisolo nel sangue (secondo prelievo)
Valori del cortisolo dopo il secondo prelievo :
- tra 6 mcg/dl e 17 mcg/dl sono considerati normali
- tra 17 mcg/dl e 24 mcg/dl sono considerati dubbi (non diagnostici)
- maggiori di 24 mcg/dl sono compatibili con la presenza
dell'iperadrenocorticismo
- minori di 5 mcg/dl sono suggestivi di iperadrencorticismo iatrogeno
o di ipoadrenocorticismo
Questo esame identifica :
- l'iperadrenocorticismo iatrogeno
- circa l' 85% dei casi di iperadrenocorticismo ipofisario e più del 50% di quello
surrenalico anche se l'esame non riesce a distinguere le due forme
Il limite di questo test è che diversi cani senza iperadrenocorticismo hanno
un innalzamento del cortisolo dopo la stimolazione (specificità intermedia
del test).
Potete anche leggere i post precedenti sull'iperadrenocorticismo cliccando
sui sottostanti link :
http://www.infocardiovet.com/2016/03/iperadrenocorticismo-sindrome-di.html
http://www.infocardiovet.com/2016/04/iperadrenocorticismo-sindrome-di.html
valutano la funzione dell'asse ipofisi-surrene (esami funzionali).
Nessuno di questi esami è valido al 100% e pertanto vanno esaminati tenendo
conto dell'anamnesi, dei segni clinici e degli esami di laboratorio.
Quindi, per aumentare la loro accuratezza, è preferibile eseguirli in soggetti
con sintomatologia clinica.
Gli esami funzionali più eseguiti sono :
- rapporto cortisolo-creatinina nelle urine
- test di stimolazione con ACTH (ormone corticotropo) sintetico
- test di soppressione con desametasone a basse dosi
Meno frequentemente si effettuano :
- test di soppressione con desametasone ad alte dosi
- determinazione dell'ACTH endogeno
- calcolo del 17-idrossiprogesterone prima e dopo stimolazione
con ACTH
La misura della sola concentrazione del cortisolo plasmatico non
è affidabile perché soggetta a fluttuazioni durante la giornata.
Rapporto urinario cortisolo - creatinina
Questo esame viene eseguito perché, in corso di iperadrenocorticismo,
aumenta la concentrazione del cortisolo nelle urine.
E' un test facile da effettuare in quanto i campioni delle urine sono raccolti
a casa dal proprietario per evitare che lo stress di un prelievo in clinica
incrementi la concentrazione del cortisolo nelle urine.
La misurazione dovrebbe essere fatta idealmente su tre campioni di urina
prelevati al mattino e per tre giorni consecutivi, anche se si ritiene che possa
a volte essere sufficiente un solo campione.
La maggior parte degli animali con iperadrenocorticismo ma anche parecchi
cani senza malattia hanno valori elevati del rapporto per cui questo esame
ha una bassa specificità per la diagnosi della patologia (elevato numero di
soggetti falsi positivi).
L'importanza di questo esame è che valori normali del rapporto escludono
quasi sempre la presenza dell'iperadrenocorticismo (sensibilità elevata
con pochi cani malati che risultano al test senza malattia).
Test di stimolazione con ACTH
E' un test meno sensibile ma più specifico rispetto al rapporto cortisolo -creatinina.
Protocollo del test
- si effettua un primo prelievo di sangue per misurare la concentrazione
basale del cortisolo (primo prelievo)
- si esegue un'iniezione di 0.25 mg di ACTH sintetico per via endovenosa
o per via intramuscolare
- dopo 30-90 minuti (se l'ACTH è stato somministrato e.v.) o dopo 1-2
ore (se l'ACTH e stato somministrato per i.m.) si misurano le concentrazioni
del cortisolo nel sangue (secondo prelievo)
Valori del cortisolo dopo il secondo prelievo :
- tra 6 mcg/dl e 17 mcg/dl sono considerati normali
- tra 17 mcg/dl e 24 mcg/dl sono considerati dubbi (non diagnostici)
- maggiori di 24 mcg/dl sono compatibili con la presenza
dell'iperadrenocorticismo
- minori di 5 mcg/dl sono suggestivi di iperadrencorticismo iatrogeno
o di ipoadrenocorticismo
Questo esame identifica :
- l'iperadrenocorticismo iatrogeno
- circa l' 85% dei casi di iperadrenocorticismo ipofisario e più del 50% di quello
surrenalico anche se l'esame non riesce a distinguere le due forme
Il limite di questo test è che diversi cani senza iperadrenocorticismo hanno
un innalzamento del cortisolo dopo la stimolazione (specificità intermedia
del test).
Potete anche leggere i post precedenti sull'iperadrenocorticismo cliccando
sui sottostanti link :
http://www.infocardiovet.com/2016/03/iperadrenocorticismo-sindrome-di.html
http://www.infocardiovet.com/2016/04/iperadrenocorticismo-sindrome-di.html
domenica 5 giugno 2016
Ipotiroidismo e cuore nel cane - quarta parte
Esami di laboratorio per la diagnosi di ipotiroidismo
Esame ematochimico del sangue
- livelli elevati di colesterolo (ipercolsterolemia)
- concentrazione aumentata dei trigliceridi (ipertrigliceridemia)
- incremento in genere lieve di LDH, AST, ALT e ALP
- aumento della creatinchinasi (10% dei soggetti)
- aumento delle fruttosamine
- lieve incremento della calcemia nell'ipotiroidismo congenito
Esame emocromocitometrico
- lieve anemia (normocitica, normocromica, non rigenerativa)
- aumento del numero dei leptociti (globuli rossi anomali piatti e sottili)
per deposizione del colesterolo nella membrana cellulare dei globuli rossi
- i globuli bianchi di solito rimangono invariati
anemia normocromica = normale quantità di emoglobina nei globuli rossi
anemia normocitica = globuli rossi di volume normale
L'esame delle urine dei cani ipotiroidei non mostra normalmente alterazioni
Test di funzionalità della tiroide
L'ipotiroidismo può essere sovrastimato se si prende in considerazione solo la
diminuzione del T4 totale.
Infatti ,per emettere la diagnosi di ipotiroidismo , oltre alla valutazione dei dati
dell'anamnesi e dei segni clinici, può essere necessario misurare anche il T4 libero,
il TSH ed eventualmente anche gli anticorpi antiglobulina e gli anticorpi anti T4.
Inoltre potrebbe essere importante eseguire il test di stimolazione con TSH od
od eseguire una scintigrafia tiroidea.
Misurazione della concentrazione del T4 totale
Il T4 totale (tiroxina) misura sia il T4 legato alle proteine plasmatiche sia
quello non legato (T4 libero).
La concentrazione del T4 totale è soggetta a variazioni fisiologiche legate
all'età del soggetto, alla razza, alla taglia, alla gravidanza, alla temperatura
ambientale e a fluttuazioni dei suoi livelli durante la giornata.
Valori normali del T4 totale in genere escludono la presenza
dell'ipotiroidismo tranne nelle fasi iniziali della malattia e nei soggetti
con anticorpi anti T4 (meno del 2% dei cani ipotiroidei).
Valori bassi del T4 totale invece non implicano necessariamente la presenza
dell'ipotiroidismo in quanto circa il 20% dei cani eutiroidei (con funzionalità
normale della tiroide) hanno valori bassi di T4 totale.
Ciò è principalmente dovuto alla presenza di malattie non tiroidee o alla
somministrazione di alcuni farmaci.
Tra le malattie che determinano un diminuzione del T4 totale troviamo il diabete
mellito, l'ipertadrenocorticismo, l'ipoadrenocorticismo, malattie epatiche, malattie
renali, malattie neuromuscolari, infezioni, insufficienza cardiaca congestizia.
Anche l'anestesia e la chirurgia possono diminuire le concentrazioni del T4 totale.
Tra i farmaci che provocano la diminuzione del T4 totale vi sono i corticosteroidi,
gli antinfiammatori (FANS), l'amiodarone, il propranololo, gli anticonvulsivanti e
i sulfamidici.
Potete leggere i post precedenti sull'ipotiroidismo cliccando sui sottostanti link :
http://www.infocardiovet.com/2016/03/ipotiroidismo-e-cuore-nel-cane-prima.html
http://www.infocardiovet.com/2016/04/ipotiroidismo-e-cuore-nel-cane-seconda.html
http://www.infocardiovet.com/2016/05/ipotiroidismo-e-cuore-nel-cane-terza.html
Esame ematochimico del sangue
- livelli elevati di colesterolo (ipercolsterolemia)
- concentrazione aumentata dei trigliceridi (ipertrigliceridemia)
- incremento in genere lieve di LDH, AST, ALT e ALP
- aumento della creatinchinasi (10% dei soggetti)
- aumento delle fruttosamine
- lieve incremento della calcemia nell'ipotiroidismo congenito
Esame emocromocitometrico
- lieve anemia (normocitica, normocromica, non rigenerativa)
- aumento del numero dei leptociti (globuli rossi anomali piatti e sottili)
per deposizione del colesterolo nella membrana cellulare dei globuli rossi
- i globuli bianchi di solito rimangono invariati
anemia normocromica = normale quantità di emoglobina nei globuli rossi
anemia normocitica = globuli rossi di volume normale
L'esame delle urine dei cani ipotiroidei non mostra normalmente alterazioni
Test di funzionalità della tiroide
L'ipotiroidismo può essere sovrastimato se si prende in considerazione solo la
diminuzione del T4 totale.
Infatti ,per emettere la diagnosi di ipotiroidismo , oltre alla valutazione dei dati
dell'anamnesi e dei segni clinici, può essere necessario misurare anche il T4 libero,
il TSH ed eventualmente anche gli anticorpi antiglobulina e gli anticorpi anti T4.
Inoltre potrebbe essere importante eseguire il test di stimolazione con TSH od
od eseguire una scintigrafia tiroidea.
Misurazione della concentrazione del T4 totale
Il T4 totale (tiroxina) misura sia il T4 legato alle proteine plasmatiche sia
quello non legato (T4 libero).
La concentrazione del T4 totale è soggetta a variazioni fisiologiche legate
all'età del soggetto, alla razza, alla taglia, alla gravidanza, alla temperatura
ambientale e a fluttuazioni dei suoi livelli durante la giornata.
Valori normali del T4 totale in genere escludono la presenza
dell'ipotiroidismo tranne nelle fasi iniziali della malattia e nei soggetti
con anticorpi anti T4 (meno del 2% dei cani ipotiroidei).
Valori bassi del T4 totale invece non implicano necessariamente la presenza
dell'ipotiroidismo in quanto circa il 20% dei cani eutiroidei (con funzionalità
normale della tiroide) hanno valori bassi di T4 totale.
Ciò è principalmente dovuto alla presenza di malattie non tiroidee o alla
somministrazione di alcuni farmaci.
Tra le malattie che determinano un diminuzione del T4 totale troviamo il diabete
mellito, l'ipertadrenocorticismo, l'ipoadrenocorticismo, malattie epatiche, malattie
renali, malattie neuromuscolari, infezioni, insufficienza cardiaca congestizia.
Anche l'anestesia e la chirurgia possono diminuire le concentrazioni del T4 totale.
Tra i farmaci che provocano la diminuzione del T4 totale vi sono i corticosteroidi,
gli antinfiammatori (FANS), l'amiodarone, il propranololo, gli anticonvulsivanti e
i sulfamidici.
Potete leggere i post precedenti sull'ipotiroidismo cliccando sui sottostanti link :
http://www.infocardiovet.com/2016/03/ipotiroidismo-e-cuore-nel-cane-prima.html
http://www.infocardiovet.com/2016/04/ipotiroidismo-e-cuore-nel-cane-seconda.html
http://www.infocardiovet.com/2016/05/ipotiroidismo-e-cuore-nel-cane-terza.html
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