Per diagnosticare l'iperadrenocorticismo si possono effettuare esami che
valutano la funzione dell'asse ipofisi-surrene (esami funzionali).
Nessuno di questi esami è valido al 100% e pertanto vanno esaminati tenendo
conto dell'anamnesi, dei segni clinici e degli esami di laboratorio.
Quindi, per aumentare la loro accuratezza, è preferibile eseguirli in soggetti
con sintomatologia clinica.
Gli esami funzionali più eseguiti sono :
- rapporto cortisolo-creatinina nelle urine
- test di stimolazione con ACTH (ormone corticotropo) sintetico
- test di soppressione con desametasone a basse dosi
Meno frequentemente si effettuano :
- test di soppressione con desametasone ad alte dosi
- determinazione dell'ACTH endogeno
- calcolo del 17-idrossiprogesterone prima e dopo stimolazione
con ACTH
La misura della sola concentrazione del cortisolo plasmatico non
è affidabile perché soggetta a fluttuazioni durante la giornata.
Rapporto urinario cortisolo - creatinina
Questo esame viene eseguito perché, in corso di iperadrenocorticismo,
aumenta la concentrazione del cortisolo nelle urine.
E' un test facile da effettuare in quanto i campioni delle urine sono raccolti
a casa dal proprietario per evitare che lo stress di un prelievo in clinica
incrementi la concentrazione del cortisolo nelle urine.
La misurazione dovrebbe essere fatta idealmente su tre campioni di urina
prelevati al mattino e per tre giorni consecutivi, anche se si ritiene che possa
a volte essere sufficiente un solo campione.
La maggior parte degli animali con iperadrenocorticismo ma anche parecchi
cani senza malattia hanno valori elevati del rapporto per cui questo esame
ha una bassa specificità per la diagnosi della patologia (elevato numero di
soggetti falsi positivi).
L'importanza di questo esame è che valori normali del rapporto escludono
quasi sempre la presenza dell'iperadrenocorticismo (sensibilità elevata
con pochi cani malati che risultano al test senza malattia).
Test di stimolazione con ACTH
E' un test meno sensibile ma più specifico rispetto al rapporto cortisolo -creatinina.
Protocollo del test
- si effettua un primo prelievo di sangue per misurare la concentrazione
basale del cortisolo (primo prelievo)
- si esegue un'iniezione di 0.25 mg di ACTH sintetico per via endovenosa
o per via intramuscolare
- dopo 30-90 minuti (se l'ACTH è stato somministrato e.v.) o dopo 1-2
ore (se l'ACTH e stato somministrato per i.m.) si misurano le concentrazioni
del cortisolo nel sangue (secondo prelievo)
Valori del cortisolo dopo il secondo prelievo :
- tra 6 mcg/dl e 17 mcg/dl sono considerati normali
- tra 17 mcg/dl e 24 mcg/dl sono considerati dubbi (non diagnostici)
- maggiori di 24 mcg/dl sono compatibili con la presenza
dell'iperadrenocorticismo
- minori di 5 mcg/dl sono suggestivi di iperadrencorticismo iatrogeno
o di ipoadrenocorticismo
Questo esame identifica :
- l'iperadrenocorticismo iatrogeno
- circa l' 85% dei casi di iperadrenocorticismo ipofisario e più del 50% di quello
surrenalico anche se l'esame non riesce a distinguere le due forme
Il limite di questo test è che diversi cani senza iperadrenocorticismo hanno
un innalzamento del cortisolo dopo la stimolazione (specificità intermedia
del test).
Potete anche leggere i post precedenti sull'iperadrenocorticismo cliccando
sui sottostanti link :
http://www.infocardiovet.com/2016/03/iperadrenocorticismo-sindrome-di.html
http://www.infocardiovet.com/2016/04/iperadrenocorticismo-sindrome-di.html