I ritmi sinusali originano e sono determinati dal nodo del seno che è il
segnapassi (pacemaker) cardiaco.
La frequenza di questi ritmi varia da 60 a 160 bpm nel cane , da 140
a 220 bpm nei cuccioli e tra 160 e 240 bpm nei gatti.
Nei ritmi sinusali sono compresi l'aritmia sinusale ed il ritmo sinusale
normale.
Ritmo sinusale normale
Il ritmo sinusale è poco frequente nel cane mentre è quello più comune nel
gatto.
La frequenza di questo ritmo è tra i 60 e i 220 bpm nel cane (i valori più alti
si ritrovano nei cuccioli) e tra 160 e 240 bpm nei gatti.
Le caratteristiche elettrocardiografiche di questo ritmo sono :
- onda P di forma costante
- ogni onda P è seguita da un complesso ORS
- il complesso QRS ha di solito una durata normale (< 70 msec. nel cane
e < 40 msec. nel gatto).
Qualche volta possono essere presenti difetti della conduzione
intraventricolare con complessi ORS ampi e bizzarri
- l'intervallo PQ è costante e di durata normale (0.06-0.13 sec. nel cane
e 0.05-0.09 sec. nel gatto) a meno che non sia presente un blocco
atrioventricolare di primo o secondo grado
- gli intervalli R-R sono regolari con una variabilità tra due intervalli successivi
minore del 10%
Aritmia sinusale
L'aritmia sinusale è di frequente riscontro nel cane per la prevalenza
del sistema parasimpatico e specialmente nelle razze brachicefaliche
(es. Bulldog, Carlino).
Solitamente l'aritmia sinusale è assente nei soggetti fino a 6-8 mesi
perché lo sviluppo del sistema nervoso autonomo non è completo.
Ci sono tre tipi di aritmia sinusale :
1) aritmia sinusale respiratoria
2) aritmia sinusale non respiratoria
3) aritmia sinusale ventricolo-fasica
1) Aritmia sinusale respiratoria
L'aritmia respiratoria è una variazione della frequenza sinusale coincidente
con le fasi della respirazione che dipende dalle variazioni dell'attività del
nervo vago e si presenta con un aumento della frequenza cardiaca durante
l'inspirazione e una diminuzione durante l'espirazione.
Con frequenze cardiache elevate (es. durante l'esercizio) tende a scomparire.
Nel cane a riposo è un ritmo normale ed è indice di un apparato
cardiovascolare in buone condizioni.
Nel gatto l'aritmia respiratoria richiede attenzione in quanto può essere
presente in alcune patologie (cardiomiopatie, malattie metaboliche, patologie
respiratorie croniche).
L'aritmia respiratoria può essere accentuata da manovre vagotoniche
(pressione sul seno carotideo o sui globi oculari) o abolita da farmaci
(es. atropina).
Caratteristiche elettrocardiografiche
- onda P con frequenze tra 60 e 220 bpm nel cane e tra 160 e 240 bpm
nel gatto
- intervallo PQ di durata costante e normale a meno che non sia presente
un blocco atrioventricolare di primo o secondo grado durante le fasi di
decelerazione
- complesso QRS normale
- intervalli P-P variabili con accelerazione durante l'inspirazione (variabilità
maggiore del 10% tra due onde P consecutive)
- può essere presente un wandering pacemaker (onda P che varia di forma)