domenica 5 febbraio 2017

Ritmi sinusali nel cane e nel gatto - prima parte

I ritmi sinusali originano e sono determinati dal nodo del seno che è il
segnapassi (pacemaker) cardiaco.
La frequenza di questi ritmi varia da 60 a 160 bpm nel cane , da 140
a 220 bpm nei cuccioli e tra 160 e 240 bpm nei gatti.
Nei ritmi sinusali sono compresi l'aritmia sinusale ed il ritmo sinusale
normale.


Ritmo sinusale normale

Il ritmo sinusale è poco frequente nel cane mentre è quello più comune nel
gatto.
La frequenza di questo ritmo è tra i 60 e i 220 bpm nel cane (i valori più alti
si ritrovano nei cuccioli) e tra 160 e 240 bpm nei gatti.

Le caratteristiche elettrocardiografiche di questo ritmo sono :

- onda P di forma costante
- ogni onda P è seguita da un complesso ORS
- il complesso QRS ha di solito una durata normale (< 70 msec. nel cane
  e < 40 msec. nel gatto).
  Qualche volta possono essere presenti difetti della conduzione
  intraventricolare con complessi ORS ampi e bizzarri
- l'intervallo PQ è costante e di durata normale (0.06-0.13 sec. nel cane
  e 0.05-0.09 sec. nel gatto) a meno che non sia presente un blocco
  atrioventricolare di primo o secondo grado
- gli intervalli R-R sono regolari con una variabilità tra due intervalli successivi
  minore del 10%


Aritmia sinusale

L'aritmia sinusale è di frequente riscontro nel cane per la prevalenza
del sistema parasimpatico e specialmente nelle razze brachicefaliche
(es. Bulldog, Carlino).
Solitamente l'aritmia sinusale è assente nei soggetti fino a 6-8 mesi
perché lo sviluppo del sistema nervoso autonomo non è completo.

Ci sono tre tipi di aritmia sinusale :

1) aritmia sinusale respiratoria
2) aritmia sinusale non respiratoria
3) aritmia sinusale ventricolo-fasica


1) Aritmia sinusale respiratoria

    L'aritmia respiratoria è una variazione della frequenza sinusale coincidente
    con le fasi della respirazione che dipende dalle variazioni dell'attività del
    nervo vago e si presenta con un aumento della frequenza cardiaca durante
    l'inspirazione e una diminuzione durante l'espirazione.
    Con frequenze cardiache elevate (es. durante l'esercizio) tende a scomparire.
 
   Nel cane a riposo è un ritmo normale ed è indice di un apparato
   cardiovascolare in buone condizioni.
   Nel gatto l'aritmia respiratoria richiede attenzione in quanto può essere
   presente in alcune patologie (cardiomiopatie, malattie metaboliche, patologie
   respiratorie croniche).

   L'aritmia respiratoria può essere accentuata da manovre vagotoniche
   (pressione sul seno carotideo o sui globi oculari) o abolita da farmaci
   (es. atropina).

  Caratteristiche elettrocardiografiche

  - onda P con frequenze tra 60 e 220 bpm nel cane  e tra 160 e 240 bpm
    nel gatto
  - intervallo PQ di durata costante e normale a meno che non sia presente
    un blocco atrioventricolare di primo o secondo grado durante le fasi di
    decelerazione
  - complesso QRS normale
  - intervalli P-P variabili con accelerazione durante l'inspirazione (variabilità
    maggiore del 10% tra due onde P consecutive)
  - può essere presente un wandering pacemaker (onda P che varia di forma)