sabato 20 maggio 2017

Toxoplasmosi e cuore nel cane e nel gatto - seconda parte

Stadi dell'infezione da toxoplasma

1) ingestione di oocisti fecali o cisti tissutali e infezione intestinale (gatto)

    L'infezione nel gatto, in seguito all'ingestione delle oocisti del toxoplasma, è
    poco frequente anche perché il gatto non è in genere coprofago (non mangia
    le feci).
    Molto più importante è l'infezione contratta dall'ingestione della carne infetta
    di un ospite intermedio (gatto predatore o gatto alimentato con carne cruda o
    poco cotta).
    Una volta che il felino ha ingerito le cisti contenenti il toxoplasma, il parassita
    viene liberato dagli enzimi digestivi e si moltiplica sessualmente nelle cellule
    dell'epitelio intestinale (riproduzione sessuata) originando gli zigoti che si
    differenziano in oocisti.
    Le oocisti vengono poi eliminate con le feci per un periodo di circa 1-2
    settimane.

2) infezione acuta  (gatto e cane) (stadio di tachizoita)
    
    Il toxoplasma nella sua forma di tachizoita invade i tessuti extraintestinali
    attraverso i vasi sanguigni e linfatici. I tachizoiti si moltiplicano molto
    velocemente (riproduzione asessuata), distruggono le cellule  e ne
    infettano di nuove.
    I tachizoiti passano anche attraverso la placenta e contagiano i feti.

    Nella maggior parte degli animali questa fase di moltiplicazione,
    seppur imponente, è piuttosto breve perchè si instaura una risposta
    immunitaria da parte dell'ospite per cui i tachizoiti diminuiscono di
    numero e si localizzano prevalentemente nel tessuto muscolare e
    nervoso. Qui per divisione cellulare danno origine ai bradizoiti.

3) infezione cronica (gatto e cane) (stadio di bradizoita)

    Le cisti contenenti i bradizoiti si trovano specialmente nel cervello,
    nei muscoli e negli organi viscerali e possono permanervi per mesi
    o anni.

    Solitamente le cisti non danno sintomi clinici tranne quando avviene una
    loro rottura nel sistema nervoso centrale o nell'occhio o quando si instaura
    uno stato di immunodepressione.

    Quest'ultima condizione porta alla moltiplicazione rapida dei bradizoidi e
    all'infezione generalizzata dell'organismo da parte dei tachizoiti.


La ragione per la quale alcuni cani e gatti sviluppano sintomi clinici ed altri
no non è pienamente conosciuta.
L'infezione acuta e la riacutizzazione possono però essere favorite da
malattie concomitanti  o stati di immunodepressione come accade nel cimurro,
nell'ehrlichiosi, nell'emobartonellosi, nella leucemia felina, nella sindrome di
immunodeficienza felina, nella peritonite infettiva felina o con l'uso di farmaci
immunosoppressori (glucocorticoidi, ciclosporina).