1) ingestione di oocisti fecali o cisti tissutali e infezione intestinale (gatto)
L'infezione nel gatto, in seguito all'ingestione delle oocisti del toxoplasma, è
poco frequente anche perché il gatto non è in genere coprofago (non mangia
le feci).
Molto più importante è l'infezione contratta dall'ingestione della carne infetta
di un ospite intermedio (gatto predatore o gatto alimentato con carne cruda o
poco cotta).
Una volta che il felino ha ingerito le cisti contenenti il toxoplasma, il parassita
viene liberato dagli enzimi digestivi e si moltiplica sessualmente nelle cellule
dell'epitelio intestinale (riproduzione sessuata) originando gli zigoti che si
differenziano in oocisti.
Le oocisti vengono poi eliminate con le feci per un periodo di circa 1-2
settimane.
2) infezione acuta (gatto e cane) (stadio di tachizoita)
Il toxoplasma nella sua forma di tachizoita invade i tessuti extraintestinali
attraverso i vasi sanguigni e linfatici. I tachizoiti si moltiplicano molto
velocemente (riproduzione asessuata), distruggono le cellule e ne
infettano di nuove.
I tachizoiti passano anche attraverso la placenta e contagiano i feti.
Nella maggior parte degli animali questa fase di moltiplicazione,
seppur imponente, è piuttosto breve perchè si instaura una risposta
immunitaria da parte dell'ospite per cui i tachizoiti diminuiscono di
numero e si localizzano prevalentemente nel tessuto muscolare e
nervoso. Qui per divisione cellulare danno origine ai bradizoiti.
3) infezione cronica (gatto e cane) (stadio di bradizoita)
Le cisti contenenti i bradizoiti si trovano specialmente nel cervello,
nei muscoli e negli organi viscerali e possono permanervi per mesi
o anni.
Solitamente le cisti non danno sintomi clinici tranne quando avviene una
loro rottura nel sistema nervoso centrale o nell'occhio o quando si instaura
uno stato di immunodepressione.
Quest'ultima condizione porta alla moltiplicazione rapida dei bradizoidi e
all'infezione generalizzata dell'organismo da parte dei tachizoiti.
La ragione per la quale alcuni cani e gatti sviluppano sintomi clinici ed altri
no non è pienamente conosciuta.
L'infezione acuta e la riacutizzazione possono però essere favorite da
malattie concomitanti o stati di immunodepressione come accade nel cimurro,
nell'ehrlichiosi, nell'emobartonellosi, nella leucemia felina, nella sindrome di
immunodeficienza felina, nella peritonite infettiva felina o con l'uso di farmaci
immunosoppressori (glucocorticoidi, ciclosporina).