Diagnosi di laboratorio
Gli esami sottodescritti vengono effettuati normalmente solo nel cane.
Esami sierologici anticorpali
Non esiste un test sierologico che permetta la diagnosi certa della borreliosi
anche se negli ultimi anni questi esami sono diventati sempre più precisi.
I test che rilevano gli anticorpi anti-borrelia nel siero sono :
test ELISA (immunoassorbanza enzimatica su cellule intere)
test IFA (immunoassorbanza di anticorpi immunofluorescenti)
test Western blot
test anticorpale C6
Test ELISA ed IFA
I titoli anticorpali individuati dai test ELISA ed IFA aumentano entro 4-6
settimane dall'esposizione alla borrelia.
Questi esami sono quelli più tradizionali ma anche quelli meno precisi
perché dotati di alta sensibilità ma di bassa specificità con la conseguenza
di avere numerosi falsi positivi (animali che risultano malati ma che sono
in effetti sani).
La bassa specificità di ELISA ed IFA è dovuta a diversi fattori :
- il titolo anticorpale rimane elevato per molto tempo dopo l'esposizione
dell'animale alla borrelia e indica che il soggetto è venuto a contatto con
il germe ma non che i segni clinici siano necessariamente legati alla
borrelia.
- vi può essere reattività crociata con altri microrganismi differenti da borrelia
- titolazioni anticorpali effettuate a distanza di tempo non aiutano a
valutare l'effetto della terapia (es. diminuzione evidente degli anticorpi)
in quanto gli anticorpi tendono a rimanere elevati anche dopo la cura.
- mentre nell'uomo le immunoglobuline M compaiono abbastanza
precocemente nel sangue e sono un indice di infezione acuta, nel cane
queste immunoglobuline persistono per lungo tempo anche in assenza
della forma acuta della malattia.
- i test ELISA ed IFA non distinguono gli anticorpi prodotti in seguito alla
malattia naturale da quelli prodotti con la vaccinazione.
La mancanza di anticorpi anti-borrelia (titolo negativo) è invece un riscontro
più specifico in quanto il rilievo di falsi negativi (animali che risultano sani
ma che sono effettivamente malati ) è raro.
Quindi un titolo negativo in presenza di segni clinici anche riferibili alla
borelliosi esclude con buona probabilità la malattia.
In presenza di test ELISA ed IFA positivi o incerti, è quindi necessario
procedere con esami sierologici più precisi (Western blot o test degli
anticorpi C6).
Western Blot
Il test western blot rivela gli anticorpi prodotti verso le lipoproteine della
membrana esterna (osp) della borrelia.
Con questo esame possiamo ottenere :
- la distinzione tra gli anticorpi prodotti con la malattia naturale e quelli prodotti
con la vaccinazione
- la riduzione della reattività crociata con altri microrganismi
Test degli anticorpi C6
Gli anticorpi C6 sono prodotti verso la regione 6 della superficie esterna della
borrelia già dopo tre settimane dall'esposizione al germe.
Il test individua quindi l'infezione acuta con pochi soggetti falsi positivi ed
inoltre distingue gli anticorpi da infezione naturale da quelli vaccinali (test
C6 qualitativo).
Il test C6 quantitativo, oltre a dare una stima della carica delle borrelie
presenti nell'organismo, riesce a misurare il titolo anticorpale prima e dopo
il trattamento antibiotico. Una terapia efficace diminuisce in genere il titolo
del 50% dopo tre mesi.
E' quindi consigliato ripetere questo esame dopo 3-6 mesi dall'inizio della cura.
Altri esami
PCR (reazione a catena della polimerasi)
Questo esame, che rileva il DNA della borrelia, viene effettuato su campioni
di liquido o tessuto ed i risultati migliori si ottengono quando è eseguito su
biopsie cutanee vicino alla zona della puntura della zecca o alla prima
articolazione colpita.
E' un esame poco sensibile perché sono frequenti i falsi negativi (il cane
risulta sano ma in effetti è malato) per la distribuzione variabile della borrelia
nell'organismo.
Esame colturale
E' piuttosto difficile fare crescere la borrelia in coltura ma si ottengono esiti
migliori se si utilizza del tessuto cutaneo vicino alla zona della puntura della
zecca.
Una coltura positiva pemette una diagnosi definitiva.