La diagnosi della toxoplasmosi si basa principalmente su :
1- segni clinici riferibili alla malattia
2- presenza di anticorpi anti toxoplasma nel sangue
3- risposta positiva alla terapia contro il toxoplasma
4- esclusione di altre malattie che causano segni clinici
simili alla toxoplasmosi
Quindi gli esami diagnostici che si effettuano sono i seguenti :
Esame delle feci (esame coprologico) (gatto)
L'esame coprologico è eseguito per rilevare le oocisti del toxoplasma.
Purtroppo non è un esame affidabile in quanto l'eliminazione delle oocisti
con le feci è intermittente e dura solo 1-2 settimane dopo l'esposizione
quando non sono ancora comparsi i sintomi clinici.
Inoltre le oocisti del toxoplasma possono essere confuse con quelle
di altri protozoi.
Per migliorare l'affidabilità dell'esame, è stato consigliato di prelevare
campioni di feci per tre giorni consecutivi.
Quindi un risultato coprologico negativo non esclude l'infezione da
toxoplasma.
Esame del sangue (gatto, cane)
L'esame del sangue mostra alterazioni che sono presenti anche in altre .
patologie (variazioni non specifiche).
L'esame emocromocitometrico può rilevare anemia non rigenerativa e
leucocitosi. In alcuni gatti, gravemente malati, si osserva panleucopenia.
L'esame ematochimico può evidenziare diminuzione delle proteine plasmatiche
(ipoproteinemia) con decremento delle albumine e aumento delle globuline.
Inoltre anche crescita delle transaminasi epatiche (ALT, AST), della fosfatasi
alcalina (ALP), della amilasi e della lipasi.
L'esame delle urine può rilevare proteinuria e bilirubinuria.
Le radiografie toraciche (cane, gatto) mostrano spesso infiltrati interstiziali
e alveolari e versamento pleurico, quelle addominali linfoadenopatia
mesenterica, epatomegalia e versamento addominale (ascite).
Esame sierologico (gatto, cane)
Immunoglobuline G (IgG) anti toxoplasma
La sieropositività è molto elevata nei gatti (30% circa della popolazione totale)
e quindi molto spesso non indica la malattia attiva ma infezioni precedenti
(le IgG possono )persistere per mesi o anni).
Le Ig G sono rilevabili in genere dalla seconda settimana post esposizione.
Un incremento di quattro volte del loro titolo nel giro di 2-3 settimane
suggerisce la presenza di un'infezione attiva del toxoplasma.
Immunoglobuline M (IgM) anti toxoplasma
Le Ig M sono più specifiche per la presenza di infezione attiva (nell'80%
circa dei gatti malati) in quanto tendono a comparire dopo 1-2 settimane
post esposizione, con un picco dopo 3-6 settimane e nella maggior parte
dei gatti non sono più rilevabili dopo le 12 settimane.
Un elevato titolo di IgM ed un titolo basso o negativo di IgG depone per la
presenza di infezione attiva.
PCR (gatto, cane)
La PCR identifica il DNA del parassita e viene eseguita sul liquido del lavaggio
bronchiale, sull'umore acqueo, sul liquido cefalorachidiano e sul sangue in
presenza rispettivamente di segni respiratori, oculari, neurologici o di febbre.
Una positività alla PCR non sempre indica infezione perché l'esame può
essere positivo anche in animali sani.
Un esame negativo non esclude invece l'infezione.
Pertento il risultato deve essere interpretato anche in relazione alle
manifestazioni cliniche della malattia.
Esame istologico (gatto, cane)
Viene effettuato su campioni provenienti dagli organi colpiti (linfonodi, fegato,
polmone, cuore, sistema nervoso).