Profilassi della toxoplasmosi nel gatto e nell'uomo
Profilassi dell'infezione nel gatto
Il gatto è il solo animale domestico dove il ciclo del toxoplasma è completo
e pertanto in questa specie si devono effettuare delle misure di profilassi per
cercare di limitare la diffusione dell'infezione.
Il reale serbatoio della toxoplasmosi sono soprattutto i gatti randagi mentre
i gatti domestici, con opportuni accorgimenti, sono a basso rischio di diffusione
dell'infezione.
Misure per diminuire l'eliminazione delle oocisti
- non dare da mangiare carne cruda o poco cotta al gatto
- evitare che il gatto mangi animali da preda (misura difficile da attuare
quando un gatto esce regolarmente)
- somministrare al gatto una dieta ben cotta o precedentemente congelata
(a -20° per diversi giorni) od una dieta commerciale
- pulire quotidianamente la lettiera del gatto per non permettere alle oocisti
di sporulare e di diventare infettanti
Profilassi dell'infezione nell'uomo
La toxoplasmosi è una delle zoonosi parassitarie più diffuse al mondo.
I soggetti immunocompetenti (con sistema immunitario che funziona
regolarmente) sono a basso rischio di sviluppare la malattia mentre
questo è maggiore nelle persone immunocompromesse e nei bambini
infettati in utero.
Misure per ridurre la probabilità di infezione nell'uomo
1) a) evitare l'ingestione di carne cruda o poco cotta (questa è la modalità
con cui principalmente l'uomo si infetta).
Si consiglia quindi di consumare carne ben cotta o precedentemente
congelata. La cottura nel forno a microonde non garantisce l'inattivazione
del parassita.
b) salagione, affumicatura od essiccamento delle carni dovrebbero eliminare
il toxoplasma ma non tutti gli autori concordano.
c) osservare una scrupolosa igiene personale quando si manipolano le carni
e lavare accuratamente gli utensili utilizzati.
2) l'ingestione delle oocisti attraverso la contaminazione diretta con le feci del
gatto è di difficile attuazione in quanto :
a) i gatti che eliminano oocisti non hanno generalmente la diarrea
b) i gatti si puliscono regolarmente il pelo che pertanto non è inquinato
dalle oocisti
c) i gatti eliminano oocisti per periodi limitati (max tre settimane)
3) l'ingestione di oocisti dall'ambiente contaminato è una modalità di infezione
abbastanza frequente nell'uomo
a) il terreno può essere contaminato dalle oocisti eliminate dai gatti.
Per ridurre la possibilità dell'infezione effettuare i lavori di giardinaggio
con i guanti e lavare con acqua bollente gli strumenti e gli indumenti
utilizzati.
b) il terreno può essere contaminato anche dalle oocisti trasportate a distanza
dalle zampe degli animali, dalle scarpe delle persone, da animali come
insetti o lombrichi o da eventi atmosferici come pioggia o vento
c) evitare di consumare acqua di superficie non filtrata
d) le verdure vanno accuratamente lavate