Diagnosi dell'edema polmonare
Ecografia polmonare
Il polmone normalmente aerato è un organo difficile da valutare perché
l'aria presente in esso impedisce il passaggio degli ultrasuoni.
Nel polmone sano la linea pleurica crea una serie di riverberi orizzontali
denominati linee A che sono un rilievo ecografico normale.
La linea pleurica è un segmento iperecogeno (bianco) che si forma per
l'indebolimento degli ultrasuoni tra i tessuti più esterni del torace (tessuti
molli) e l'aria contenuta nel polmone.
La linea pleurica non corrisponde alla pleura anatomica.
Le linee B sono invece verticali (sempre di origine pleurica e denominate
anche "code di cometa" perché ne ricordano la forma) e sono generate
dall'interferenza tra gli ultrasuoni ed i setti interlobulari.
Quando in numero non superiore a 3-4 per polmone sono considerate
un normale rilievo ecografico.
Quando invece la loro quantità è maggiore siamo in presenza di una patologia
polmonare.
Inoltre le linee B possono confluire tra loro fino a determinare un'ecogenicità
omogenea detta "polmone bianco" (white lung).
Nell'uomo è stato rilevato che la presenza delle linee B nell'edema polmonare
cardiogeno è correlato alla classe di insufficienza cardiaca, alla pressione di
incuneamento capillare polmonare, alla disfunzione ventricolare ed al liquido
extravascolare polmonare.
Pertanto l'ecografia polmonare può essere utile per la diagnosi di edema
cardiogeno in quanto :
- è di facile e rapida esecuzione
- è agevolmente ripetibile
- può essere utilizzata sia nelle urgenze sia dopo la stabilizzazione dell'animale
- è utile nel monitoraggio a lungo termine del paziente
Terapia dell'edema polmonare cardiogeno
Edema polmonare cardiogeno acuto
Gli scopi della terapia dell'edema polmonare cardiogeno acuto sono :
1) migliorare l'ossigenazione dell'animale
2) ridurre e/o eliminare i fluidi dagli spazi interstiziali e soprattutto dagli alveoli
polmonari
3) trattare la malattia cardiaca sottostante
Per raggiungere questi scopi vengono utilizzati alcuni farmaci e presidi :
- ossigeno
- diuretici
- tranquillanti
- vasodilatatori
- inotropi positivi
- altre misure terapeutiche (es. salasso)
i quali permettono di diminuire il precarico, il postcarico e di incrementare la
contrattilità cardiaca.
Il precarico ventricolare corrisponde al volume del ventricolo a fine
riempimento (telediastole).
Un esempio di aumento del precarico lo abbiamo nella malattia valvolare
cronica del cane.
Il postcarico ventricolare corrisponde grosso modo alla pressione in aorta
o arteria polmonare al momento dell'apertura rispettivamente della valvola
aortica e di quella polmonare.
Un esempio di postcarico incrementato possiamo riscontrarlo nell'ipertensione
sistemica per il ventricolo sinistro e nell'ipertensione polmonare per quello destro.