venerdì 19 marzo 2021

Linee guida delle cardiomiopatie feline (prima parte)

 Nel 2020 sono state pubblicate per la prima volta le linee guida della 
classificazione, diagnosi e la gestione delle cardiomiopatie feline.

Nove cardiologi veterinari hanno cercato di trovare una posizione comune 
sulle cardiomiopatie feline dove ogni dichiarazione (affermazione)
doveva ricevere l'approvazione di almeno sei componenti (consensus). 

Per ogni dichiarazione è stato valutato il livello di evidenza e la classe di 
raccomandazione.

Il livello di evidenza di una affermazione può essere alto, medio o basso 
in base al tipo di studio dal quale è derivato. 
Per esempio un' affermazione ha un livello di evidenza elevato quando è 
supportata da studi randomizzati controllati, un livello di evidenza basso 
quando dipende da un'opinione di un esperto.

La classe di raccomandazione definisce la probabilità che un'affermazione 
determini un miglioramento dello stato di salute 
classe I       affermazione raccomandata 
classe II a   affermazione che dovrebbe essere presa in considerazione 
classe II b   affermazione che potrebbe essere presa in considerazione 
classe III     affermazione non raccomandata


Classificazione delle cardiomiopatie feline

La cardiomiopatia è definita come un disordine del cuore nel quale il muscolo 
cardiaco è strutturalmente e funzionalmente anormale in assenza di ogni altra 
malattia capace di causare le alterazioni miocardiche osservate.

Le cardiomiopatie sono tra le dieci cause più frequenti di morte nei gatti.

E' stato introdotto il concetto di fenotipo per classificare le cardiomiopatie feline.

Il fenotipo è definito come come l'insieme dei caratteri visibili 
strutturali e funzionali di un organismo.

I fenotipi delle cardiomiopatie feline sono :

1) fenotipo cardiomiopatia ipertrofica

2) fenotipo cardiomiopatia restrittiva (forma miocardica e forma endomiocardica)

3) fenotipo cardiomiopatia dilatativa

4) fenotipo cardiomiopatia aritmogena

5) fenotipo non specifico


1) fenotipo cardiomiopatia ipertrofica

    è il fenotipo più frequente ed è caratterizzato dall'ispessimento generalizzato
    o localizzato (segmentale) della parete del ventricolo sinistro senza 
    dilatazione della sua camera. In questo fenotipo sono comprese la 
    cardiomiopatia ipertrofica primaria (ereditaria) e le cardiomiopatie 
    ipertrofiche secondarie.

    Le cardiomiopatie ipertrofiche secondarie sono causate da :

    - ipertensione

    - riduzione del precarico (per es. da ipovolemia, da disidratazione)

    - da infiltrazione neoplastica (specialmente da linfoma)

     - ispessimenti miocardici temporanei (es. da miocarditi)

     - da malattie endocrine (ipertiroidismo, acromegalia)

     - cardiomiopatia ipertrofica all'ultimo stadio (end-stage) con
        pareti ancora ispessite o al limite della norma

   
 2) fenotipo cardiomiopatia restrittiva : questo fenotipo presenta una forma 
     miocardica e una forma endomiocardica.
     - forma miocadica : dimensioni della camera e delle pareti del ventricolo 
       sinistro di solito normali e dilatazione atriale
     - forma endomiocardica : è meno frequente della forma miocardica ed è 
       caratterizzata da fibrosi dell'endocardio e dalla presenza di bande 
       fibromuscolari che collegano il setto interventricolare alla  parete del 
       ventricolo sinistro e che possono causare ostruzione della camera 
       ventricolare. Spesso è presente assottigliamento o aneurisma della 
       parte apicale del ventricolo sinistro.


3) fenotipo cardiomiopatia dilatativa caratterizzato da disfunzione sistolica 
    del ventricolo sinistro, progressivo aumento della camera ventricolare, 
    spessore delle pareti del ventricolo sinistro normale o ridotto e dilatazione 
    atriale.


4) fenotipo cardiomiopatia aritmogena caratterizzata da grave dilatazione 
    dell'atrio e del ventricolo destro con assottigliamento della sua parete e 
    con possibile coinvolgimento del ventricolo sinistro. Comuni le aritmie e
    l'insufficienza cardiaca congestizia destra con ascite.


5) fenotipo non specifico : fenotipo di cardiomiopatia che non è 
    adeguatamente descritto in nessuna altra categoria fenotipica
    (in passato venivano definite cardiomiopatie non classificate).


E' da rilevare che la descrizione della malattia può essere ulteriormente 
ridefinita quando si trova la sua causa e che il fenotipo può variare nel 
corso della malattia.